Il 30 aprile è uscito “Routine“, il primo EP di Frambo. Cinque pezzi che si muove tra melodie indie pop che si inseriscono perfettamente nella musica mainstream di questo periodo.
Frambo – Routine
Frambo è un ragazzo giovane che ha messo in musica lo sconforto della sua generazione. In questo momento siamo circondati da musica indie, quel genere che non sta più per “indipendente” ma per pop triste e malinconico. I ragazzi di oggi sono spesso in balia degli eventi, vogliono tutto e sono contemporaneamente stanchi di ogni cosa. Frambo mette in musica tutto questo.
Ci colpiscono molto i testi dell’artista che trasudano una conoscenza musicale e artistica di tutto rispetto. Sono tantissimi i riferimenti ai grandi cantautori italiani o a pittori e poeti degni di nota. Frambo parla ai ragazzi, ma non è un ragazzino. Dietro i suoi pezzi c’è un gran lavoro sia dal punto di vista di sound che di testo. I primi due pezzi con cui si apre l’EP, “Domenica” e “Guerra”, ci piacciono molto degni dei migliori artisti indie sulla scena musicale attuale.
Frambo non si impianta in un solo sound. In “Luky Strike” aggiunge un pizzico di elettronica anni ’80 e appena il brano parte ci sembra di ritrovarci in un videogioco stile Pac-man. Non mancano ovviamente le ballad: “Aeroplani” e “Tour Eiffel”. Pezzi lenti un po’ a modo loro che domano quel pizzico di romanticismo in più a Routine.
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