Alessandro Domenici, in arte GUZZI classe 1991 ha pubblicato da poco un nuovo singolo: “Ti vedo da lontano”. Vedersi da lontano è come riconoscersi. Si può quasi definire come una serie di immagini che scorrono a tutta velocità dentro la testa. Vedersi da lontano è come la sensazione di cadere all’indietro quando ci dondoliamo troppo su una sedia.
Guzzi Intervista
Ciao Guzzi, abbiamo ascoltato “Ti vedo da lontano”. Come è nato questo brano?
Ciao ragazze! “Ti vedo da lontano” è dovuto ad una vicenda personale di qualche anno fa. La canzone in sè è nata come molte delle mie canzoni, cioè chitarra e voce con il testo scritto al volo sull’agenda. E’ la maniera migliore (almeno per me) per capire se un brano “sta in piedi” da solo.
Se il brano funziona, lo porto da Mirko Mangano (il mio produttore) che ne cura gli arrangiamenti.
I musicisti d’oggi sono tutti alla ricerca di un maggior numero di ascolti su Spotify. Alcuni dei tuoi pezzi hanno fatto bei numeri. Qual è il tuo segreto? Cosa ne pensi in generale dell’importanza che si sta dando agli streams?
Il mio segreto è essere un gran rompiscatole! Scherzi a parte, cerco di contattare quanti più curatori di playlist possibile chiedendo, se il brano gli piace ovviamente, di inserirmi. Una grande mano me la da anche il mio ufficio stampa The Soundcheck.
Cosa penso degli stream sinceramente? Penso che dovrebbero essere visibili solamente all’artista. Anche perché spesso nascono gare di stream tra artisti, e credo non ci sia cosa più triste che ridurre la musica ad una gara.
Noi musicisti dovremmo solamente pensare a mettere noi stessi, la nostra vita dentro le canzoni cercando di farlo nella miglior maniera possibile.
Quali sono gli artisti che hanno influenzato la tua musica?
Ci sono molti artisti che hanno influenzato la mia musica, considerando che ho sempre ascoltato un pò di tutto. Se però devo indicare qualcuno dico Lucio Dalla e De Andrè su tutti.
Anche se un piccolo grande amore per me sono stati anche i Litfiba, tanto che una volta con la mia classe delle medie eravamo in gita a Firenze ed io scappai in via de’ Bardi per vedere dove si trovava la primissima sala prove dei Litfiba.
Qual è stata fin ora l’esperienza musicale più emozionante per te?
Sicuramente le selezioni di Area Sanremo, dove sono riuscito ad arrivare tra i finalisti. L’aria di Sanremo per uno come me che pensa alla musica 24h al giorno è magica!
Una domanda del nostro pubblico: quali sono le tre canzoni che più hanno influenzato la tua vita?
Eeeehhh… bella domanda.
Difficilissimo scegliere, ma se proprio devo istintivamente dico “Vita” di Dalla e Morandi, “Dolcenera” di De Andrè e “Uomini soli” dei Pooh.
Ultima domanda: se dovessi descriverti con una bevanda/cocktail, quale sarebbe? E perché?
Questa facile: Gin Tonic.
Perché è un cocktail semplice e sincero, e poi perché è il mio preferito!
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