L’anno scorso è uscito 28/08/2012 il primo album de Il Cappellaio Matto 2012. Sedici tracce di punk rock vecchio stile.
Il Cappellaio Matto 2012 – 28/08/2012
Il disco de Il Cappellaio Matto 2012 si presenta già da subito come una piccola perla di altri tempi. Una copertina che ricorda il punk underground dei primi anni del 2000 e poi la scelta di inserire sedici tracce. C’è ancora chi lo fa? A quanto pare sì. Ormai i dischi sembrano fuori moda, abbiamo EP o album che se arrivano a dieci è già tanto.
Questi sedici pezzi si muovono tra il punk rock stile primi album dei Green Day e il punk underground italiano. Ad esempio “Forse sono innamorato” ci ricorda tantissimo “Occasioni perse” dei Moravagine. 28/08/2012 raccoglie tutti i pezzi che l’artista ha composto tra il 2003 e il 2015, questo si sente anche nel sound un po’ fuori “tempo”. Ultimamente ci arrivano davvero pochi album con questo sound, ma questo è assolutamente un pro. Ci mancava ascoltare qualcosa su questo stile.
Era il 2011 quando andavamo in giro per i piccoli palchi delle nostre città ad ascoltare del buon vecchio punk. Il Cappellaio Matto 2012 si piazza perfettamente in quella scena underground che ci manca tanto. In 28/08/2012 troviamo pezzi punk rock e altri di puro punk. Un tocco di qualità sta nel fatto che ogni brano mantiene il proprio carattere senza sembrare simile al precedente. Forse l’unica pecca è che non si differenzia troppo dai brani punk italiani più popolari.
Sicuramente tra le canzoni degne di nota troviamo “Cuore di Robot” e “1 novembre”. Ci piace l’ironia che ritroviamo in tutti i suoi pezzi.
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