E’ uscito il 4 giugno “Ballad coi lupi”, il nuovo singolo dell’artista trevigiano Alessandro Cenedese. Non troveremo Kevin Costner in questo pezzo, ma una prestigiosa collaborazione con Phil Palmer.
Alessandro Cenedese intervista
Ciao Alessandro, è uscito da poco il tuo nuovo singolo “Ballad con i lupi”. Come è nato questo brano?
Nasce dall’impossibilità di parlare con la persona in questione. Da qui l’esigenza di mettere tutto in una canzone, invece che in un post o in un reel. Ho preferito usare il linguaggio della musica.
Per il singolo hai collaborato con Phil Palmer. Come sei entrato i contatto con uno dei turnisti più famosi del rock?
Conoscevo Numa, la moglie, già da qualche tempo in quanto mi occupo di promozione Spotify per altri artisti. Ho trovato in questo brano l’occasione giusta per proporlo a Phil e lui, dimostrandosi per l’ennesima volta un grande professionista e una bella persona, ha abbracciato l’idea della canzone e nell’arco di ventiquattr’ore ho ricevuto i file delle sue chitarre. Il brano ha preso subito la giusta piega e gliene sarò eternamente grato.
Hai lavorato con grandi nomi dell’industria musicale e con label affermate. Quali sono i pro e contro per un’emergente di affidarsi a una major? Preferisci l’autoproduzione o il supporto di grandi nomi?
Le major non fanno niente per te se non “annusano l’affare”, ed è giusto così. Pertanto credo sia utile abbandonare fin da subito l’idea “dell’aiuto dall’alto”, darsi da fare e costruirsi una propria credibilità e fanbase con meno polemiche e più lavoro. Il punto è che stare in piedi economicamente con numeri bassi è pressoché impossibile. Nel mio caso sto cercando di diversificare le attività: oltre a quella di songwriter, promuovo artisti su Spotify, sono un editore e mi sto dedicando a far crescere una piccola realtà radiofonica locale.
Hai un altro progetto musicale Lalo. Perhé certi pezzi decidi di pubblicarli sotto questo nome e altri come Alessandro?
Nell’agosto dell’anno scorso ho perso mio padre, e uno dei suoi soprannomi era Lalo. Stavo scrivendo canzoni troppo distanti, in termini di intenti, per firmarle a nome Alessandro Cenedese, pertanto ho deciso di crearmi un alter ego che di fatto non voglio e non posso controllare.
Tre canzoni che hanno influenzato la tua vita
Smooth Criminal di Michael Jackson
Roots Bloody Roots dei Sepultura
Idioteque dei Radiohead
Ultima domanda: se dovessi descriverti con il nome di un drink quale sarebbe e perché?
Probabilmente non sarebbe un drink ma una buona bottiglia di vino rosso, direi un Rambaldo VIII di Collalto o un Capo di stato di Loredan Gasparini. Non so perché, forse il motivo è che mi piace la storia e il bucolico in genere.
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