“Disordine” è il nuovo singolo di Bio, uscito venerdì 4 giugno per Lizard Records Music con la distribuzione di Artist First. Il brano è il racconto di una storia di dipendenza sentimentale con le conseguenze psicologiche tramutate in musica.
Intervista BIO
Ciao Bio, è da poco uscito il tuo brano “Disordine”. Come è nato questo brano?
Ciao a tutti, il pezzo è nato dopo che Marco (brux) mi ha scritto dicendo che aveva prodotto una base che secondo lui era perfetta per me. Me l’ha inviata, e subito dopo il primo ascolto sono impazzito, il ritornello é uscito fuori con una spontaneità impressionante, le parole mi sembravano fossero già scritte nella musica, e devo dire che è stato molto divertente tirarle fuori
Come hai vissuto il lockdown e la pandemia? Sono state fonte di ispirazione?
Credo un po’ come tutti, i primi mesi mi sono rilassato, quasi divertito. Non ero abituato a tutto quel tempo libero, ma dopo un po’ le quattro mura di casa si facevano sempre più strette, e rivivere tutti i giorni allo stesso modo per quello che voglio fare è iniziato a diventare deleterio. Se sei abituato a raccontare te stesso e le tue giornate, la tua vita, nella tua musica, non puoi più farlo, o almeno non come vorresti, se non hai l’occasione di uscire, conoscere gente, vivere situazioni e sensazioni, di certo tutti questi fattori non sono stati fonte di ispirazione, ma mi hanno insegnato a cercarla in altre cose. Comunque adesso la situazione, almeno qui da noi, sembra stia andando incontro a una soluzione, e devo dire che mi sento sollevato, non credo di aver mai avuto così bisogno di un venerdì sera a trastevere coi miei amici
Quali sono le più grandi difficoltà per un emergente?
Ad oggi credo la saturazione del mercato, che ha reso la musica, e questo credo valga anche per i più affermati al giorno d’oggi, valida solo durante la settimana della release. Poi si viene scordati, e per chi non c’è mai stato nella testa del grande pubblico credo sia non impossibile ma estremamente difficile lasciare un segno indelebile, ma sono comunque convinto che ce la faremo, stiamo lavorando tanto e abbiamo ancora tante cartucce da sparare
Tre album che ti hanno cambiato la vita.
“M.A.A.D. City” di Kendrick Lamar, “mr. simpatia” di fabri fibra e “KOD”di J Cole, ma non sono gli unici, probabilmente se la domanda mi fosse stata posta in un altro momento la lista sarebbe stata diversa
Ultima domanda: se dovessi descriverti con il nome di un drink o una bevanda quale sarebbe e perché?
Sicuramente un vino, magari un rosso, forse l’”Indio” che alla fine è un Montepulciano d’Abruzzo, niente di pretenzioso, non sono il tipo, ma ti lascia un buon sapore sulle labbra.
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