Il 28 maggio è uscito “Lucy”, il nuovo singolo di Chimmeri. Il brano mostra un’evoluzione sonora da parte del giovane cantautore romano e vede l’approdo a un ibrido tra pop, punk e trap.
Chimmeri intervista
Ciao Chimmeri, è un piacere intervistarti! La nostra prima curiosità: perché questo nome d’arte? Cosa rappresenta?
E’ molto personale, forse preferisco non rivelarlo. Posso dire che è la fusione tra il mio soprannome, con cui mi hanno sempre chiamato fin dall’infanzia, e il mio secondo nome anagrafico. Da una parte c’è il nome con cui tutti mi hanno conosciuto, e dall’altra un nome che mia madre voleva a tutti i costi darmi.
E’ da poco uscito il tuo singolo, “Lucy”, come è nato questo brano?
Lucy “ è sicuramente il migliore esempio da proporre in merito a ciò che io e Mr.Brux ci eravamo prefissati di portare a termine, o per meglio dire, di iniziare. Infatti si può dire che sia l’inizio di un ciclo di storie che vogliamo raccontare, l’incipit da cui partirà tutto il nostro futuro progetto in stile pop-punk-trap. Anche la creazione del brano parla forte, infatti nasce da una consapevolezza diversa derivata da una necessità di rompere gli schemi che ci stavano quasi imponendo di seguire una strada troppo prefissata, insieme ad un bisogno di creare qualcosa di diverso, nella speranza che il singolo e ciò che vogliamo trasmettere attraverso di esso, arrivino il più lontano possibile. Il brano è un miscuglio di coscienze. Lucy è quella persona, o qualsiasi vera e propria mancanza, che ha fatto parte della nostra vita, ma che in un modo o nell’altro purtroppo ora non è più lì a percorrere la strada insieme a noi. Ognuno di noi ha una “Lucy” dentro di sé, e sta ad ognuno di noi capire a quale tassello mancante corrisponde.
Sei all’inizio della tua carriera, ma qual è stata, per ora, la tua soddisfazione più grande?
Dopo tanto tempo passato in studio con Mr. Brux, posso dire che la più grande soddisfazione personale fino ad ora è aver trovato me stesso e le mie sonorità, e quindi quello che mi piace fare e quello che sono veramente. Abbiamo lavorato tanto per trovare la giusta inquadratura in questo panorama musicale così vasto e variegato di proposte. Ora il sound ce l’abbiamo, tocca solo spingerlo il più lontano possibile.
Cosa ne pensi dei talent show? Ti piacerebbe prendere parte ad Amici o X-Factor?
Sarebbe sicuramente una grande opportunità, sia per me, sia per la realtà che abbiamo creato con Marco (Mr. Brux). Si tratta sicuramente di quella ‘porta’ che si apre una volta ogni cento anni probabilmente, e penso proprio che ogni emergente abbia il sogno di parteciparvi e offrire la propria musica ad un pubblico così vasto.
Tre album che ti hanno cambiato la vita.
Minutes to Midnight dei Linkin Park, Fenice di Izi, 17 di XXX Tentacion.
Ultima domanda: se dovessi descriverti con il nome di un drink o una bevanda quale sarebbe e perché?
Credo un Martini: perché ha quell’aria di mistero intrinseca alla sua voglia di apparire. E questi sono aspetti che mi hanno sempre attribuito, e che col passare del tempo e con maggiore consapevolezza di me stesso, ho capito di avere.
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