Manuel Mercuri è un tiktoker da 9 milioni di seguaci, e ha da poco pubblicato il suo primo singolo dal titolo “Good Time“. Forse non tutti sanno che dietro al suo profilo TikTok si nasconde un ragazzo appassionato di teatro e musica… ecco cosa ci ha raccontato!
Intervista Manuel Mercuri
Ciao Manuel, benvenuto su Brainstorming! Nasci come influencer su TikTok, ed ora è da poco uscito il tuo primo singolo “Good Time”. Come nasce questo brano?
Ciao a tutti voi di Brainstorming! “Good Time”, prima di diventare il titolo del brano, è un mio personale stile di vita. Cerco sempre il positivo in tutte le situazioni che mi capitano e quale modo migliore per trasmettere il messaggio se non attraverso la musica?
Negli ultimi tempi la musica si fa strada sempre più spesso su TikTok, cosa ne pensi? Come combatti il pregiudizio che spesso c’è nei confronti di ragazzi come te che muovono i passi su questo social?
La musica, almeno dal mio modesto punto di vista, si fa strada ovunque ed ha un ruolo fondamentale in tutto. C’è sempre stata, sotto varie forme, e non credo che questo possa cambiare. Il pregiudizio? Forse lo combatto inconsapevolmente facendo ciò che sento, che mi piace e che mi rende felice. Di sicuro non tutti utilizzano i social in modo giusto e questo si ripercuote su tutti gli altri… Si sa che bisogna essere intelligenti per non fare di tutta un’erba un fascio!
Come ti sei avvicinato a TikTok? Come hai deciso che quella poteva essere una strada da percorrere?
Durante il primo lockdown il mio amico, Luigi Fiorenti, che è anche il mio attuale manager, mi ha consigliato di frequentare un corso di social media marketing online. Ciò mi ha molto interessato perché già caricavo video sui social. Quando ho aperto il mio profilo TikTok non ho pensato al fatto che fosse la strada giusta da percorrere. Ho voluto associare ciò che ho appreso alla mia esperienza pregressa cercando di creare contenuti sempre diversi. Dopo vari tentativi sono arrivati dei bellissimi riscontri e da lì ho continuato a dare il meglio di me.
E la tua passione per la musica, come nasce?
All’età di 4 anni mia zia ha fatto conoscere “Bad“ di Michael Jackson. Oltre alla performance artistica di Michael sono rimasto folgorato dal suo sound inconfondibile. Da lì ho cominciato ad esplorare altri generi. Impazzisco per gli anni ’80! Appena ascolto la dance, il pop, inizio subito a ballare.
Hai lavorato molto in teatro con spettacoli famosissimi come “La Bella e la Bestia”, “Peter Pan” e “Footloose”. Cosa ti piaceva di quel mondo?
In realtà mi piace tuttora. La cosa più bella è quella di poter condividere l’esperienza stessa con i tuoi colleghi. Ed è proprio da queste situazioni che si sono creati dei rapporti che per me, ancora oggi, sono estremamente importanti.
Tre artisti che ammiri?
Michael Jackson , Charlie Chaplin e Buster Keaton.
Progetti futuri? Continuerai con la musica, con TikTok o prevedi anche un ritorno al teatro?
Di solito non programmo nulla e mi lascio sempre sorprendere dagli eventi ma l’obbiettivo è quello di continuare a creare contenuti innovativi con positività e simpatia, cercando di amplificare il messaggio magari con l’aiuto dei social, della musica e del teatro.
Ultima domanda: se dovessi scegliere il nome di un drink per descriverti, quale sceglieresti e perché?
Probabilmente ne dovemmo inventare un altro… con un mix di ingredienti molto differenti tra loro; il nome lo farei scegliere al pubblico di TikTok! O forse lo chiamerei proprio #goodtime!