Maria Angeli è uscita con il nuovo album “Anyhow“: un album alternative pop melodico, sofisticato come l’artista. Maria è nota a livello internazionale, e questo album è una collezione di brani messi insieme durante i suoi anni di carriera. Ecco cosa ci ha raccontato!
Intervista Maria Angeli
Ciao Maria, benvenuta su Brainstorming! Il tuo nuovo album “ANYHOW” è una raccolta di brani che percorrono un po’ la storia della tua carriera fino ad oggi. Se dovessi descriverla con una parola, quale sceglieresti?
Sicuramente eclettica!
I tuoi brani sono in inglese. E’ stata una scelta naturale?
Parlo inglese da quando avevo tre anni. Prima ho frequentato le scuole inglesi a Roma, poi mi sono trasferita a Londra per 20 anni ed ho sempre scritto testi e cantato in inglese, mi viene più naturale. Il brano dell’album “Un Velo” è il primo vero brano in italiano che scrivo, e sento che ho ancora molto da imparare…
In alcuni brani c’è il riferimento alla solitudine provocata dal lockdown del 2020 dovuto alla pandemia. Come hai affrontato questa situazione e ha avuto ripercussioni sulla tua ispirazione?
Vivendo da sola ho avuto modo di passare lunghi momenti introspettivi, che si sono poi riversati nei miei brani. Avere tutto quel tempo per scrivere, studiare e suonare per poi concentrarsi senza interruzioni al progetto di un album è stato un grande lusso, purtroppo in un triste momento di tragedia per l’umanità intera.
Un artista che ti ha cambiato la vita…
Questa è una domanda difficile… Ce ne sono molti che mi hanno accompagnato e che ancora lo fanno. Amo la musica classica e l’opera, infatti volevo fare la cantante d’opera da piccola, ma anche il jazz, il folk e l’elettronica. Tutti stili di musica che mi hanno insegnato ed ispirato durante il mio percorso. Forse la prima canzone che ricordo di amare dall’età di tre anni, e che ascoltavo a ripetizione con il 33 giri, era “Soli” di Adriano Celentano.
Per chi non ti conosce, quali sono i tre brani del tuo album che consiglieresti e che pensi ti rappresentino al primo ascolto?
Succede sempre che i miei brani preferiti non sono mai la prima scelta del pubblico… per esempio amo particolarmente “Anyhow” e “The Reasons” poiché sono i primi che ho scritto quando vivevo a Berlino anni fa, e che hanno un significato particolare per me, sia per i testi che per la musica. Invece chi ha già ascoltato l’album, preferisce quasi sempre “Caught Up In a Rush”, il brano a cui è abbinato il videoclip, e “When You’re Gone”: forse perché al primo ascolto sono i più orecchiabili, mentre con gli altri due ci devi fare amicizia!
Ultima domanda: se dovessi descriverti con il nome di un drink quale sceglieresti e perché?
Ahhh… ottima domanda! Forse amo il Whisky Sour perché è allo stesso tempo dolce e un po’ aspro come me…