A fine maggio è uscito “Fauna Urbana”, il nuovo EP del cantante Istmo. Quattro brani che mescolano sonorità indie pop a quell’elettronica anni ’90. Un’impronta internazionale e un’attenzione ai dettagli sonori, accoppiata a testi intelligenti.
Istmo – Fauna Urbana
Istmo con questo progetto chiude un cerchio. Descrive il passaggio di decisioni e ripensamenti di quelli che sono gli anni – quelli di tutti – di disillusione e di desideri, di scazzi e gioie. “Fauna Umana” racconta quel groviglio di istinto e razionalità che è l’essere umano.
Il sound di Istmo è leggero, ma allo stesso tempo accattivante. Lo si potrebbe definire quasi ipnotico. Mentre lo si ascolta ci si ritrova a danzare persi tra le note della canzone. Testi che fanno riflettere su sonorità leggere che accompagnano l’ascoltatore in questo viaggio mentale attraverso le emozioni.
Tra i brani che più ci hanno colpito troviamo “Definire=Limitare” e “Santa Margherita”.
“L’istmo è una striscia di terra che collega due grandi territori, altrimenti divisi dall’acqua. Culture, lingue lo attraversano e si scambiano punti di vista. L’istmo è quel filo che accomuna me e te, lei e loro, noi e voi. Senza saremmo tutti isole, inesplorate. Con questa idea scrivo e produco tutti i miei pezzi. Ritagliando sprazzi di vita e di pensieri, cucendoli dentro canzoni in cui ogni parola e ogni suono ti accarezzano per dirti qualcosa che, probabilmente, non avresti voluto sentirti dire”.
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