Il 1 luglio è uscito “L’isola che non è”, il nuovo album di Francesco Tirelli. Dieci pezzi ironici che si muovono nel sound punk rock che ci piace davvero tanto.
Francesco Tirelli – L’isola che non è
Francesco Tirelli mescola diversi sound, ma alla base di tutti i suoi brani c’è quel punk underground che nel 2011 ci ipnotizzava. Attraverso metafore ed ironia, l’artista in dieci brani prende in giro la società. Il titolo dell’album ha più significati: in primo luogo, l’omaggio è a Peter Pan, una favola bellissima che ci insegna a rimanere un po’ bambini.
In secondo luogo è un omaggio alla musica cantautorale italiana e a Bennato in particolare, con la sua Isola che non c’è. In terzo luogo è un racconto del nostro paese che, non essendo un’isola, bensì una penisola, è impossibile staccare dall’Europa e canzoni come #HASHTAG e MAI vogliono essere un baluardo contro la politica complottista e sovranista.
Ogni brano è pieno di energia ed ironia. Francesco Tirelli ti fa ballare, ti tiene sul pezzo e allo stesso tempo, per chi vuole, i suoi pezzi sono anche una riflessione sulla società. Non mancano neanche quei brani più romantici e nostalgici.
“Vivevamo a colori” è il brano a priori perfetto per ogni millennianls. Se si ha voglia di una bella ballad romantica, basta premere play a “La tua canzone”. “Peter Punk” , con cui si apre l’album, sembra un po’ una canzone manifesto in cui l’autore si descrive e ci fa capire chi è davvero. Un po’ sulla stessa scia è anche il brano di chiusura “Sogni nella chitarra”.
“Tra un singolo e un album c’è la stessa differenza che passa tra uno shot in discoteca e una bottiglia di vino sorseggiata in poltrona. Il primo si ascolta in fretta, distrattamente e senza impegno. Per il secondo serve invece il giusto momento e il giusto tempo per goderselo appieno. “L’isola che non è” è proprio questo: un viaggio di mezz’ora nelle nostre vite, tra musica, politica, attualità e sentimenti. Quindi stappate la bottiglia giusta, accendete il vostro sigaro preferito e schiacciate play. L’avventura sta cominciando…”
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