Garpets 30K: “Tra noi c’è civil war tra cedrata e campari soda”

Esce martedì 22 giugno 2021 il singolo 22 giugno dei Garpets 30k. Un nuovo atipico singolo estivo che vuole raccontare il rapporto conflittuale che si ha con il proprio compleanno.

garpets 30k

Garpets 30k intervista

Parliamo un po’ del vostro background musicale: quali sono gli artisti che vi hanno maggiormente influenzato e quali sono state le esperienze maggiormente rilevanti nel corso della tua formazione?

La nostra forza, secondo noi, è proprio quella di derivare da 4 background. Simone che è un bassista Jazz, Tommaso che si è innamorato della batteria grazie al Metal ma che ha sempre suonato il pianoforte, Giacomo che è uno dei più grandi sostenitori della synthwave e Massimo che è cresciuto a pane e cantautorato. Insomma, le nostre differenze sono la nostra forza. Come esperienze formanti possiamo dire tranquillamente che vivendo il mondo della musica quasi ogni giorno (chi organizzando serate, chi suonando spessissimo e chi lo fa di lavoro) è stato semplice ritrovarci tutti e quattro e dire: “facciamo la cosa che ci riesce meglio e che ci fa divertire di più”.

E in particolare quali sono i 3 brani che sono stati maggiormente significativi per voi?

Don’t stop believin’ di Journey (scoperta con Scrubs e accompagna sempre le nostre batterie), Giudizi universali di Samuele Bersani (il collegamento con Aldo Giovanni e Giacomo è troppo lampante) e Aerials dei System of a down.

Quali sono, secondo voi, i pro e i contro della scena musicale in Italia?

Dipende tutto troppo dai talent. Non c’è più quell’andare a ricercare il gruppetto, l’andare nei club a vedere chi suona stasera, apprezzare le band della tua città. Come pro sicuramente ci sono quei (pochi) discografici mecenate che fanno musica e credono in dei ragazzi che suonano e provano a spingerli anche solo perchè secondo loro valgono qualcosa. L’utilizzo dei social, per esempio, è un pro e un contro: ti può dare una spinta incredibile, ma rischi di diventare più un fenomeno social che un musicista.

Come è nata l’ispirazione per “22 giugno” e qual è la situazione ideale per ascoltare questo vostro pezzo?

Non c’è nulla di inventato. E’ semplicemente la presa a male di Massimo che vive malissimo il suo compleanno. Come ogni festa comandata dove ci si deve divertire per forza, le aspettative sono altissime per quel maledetto 22 Giugno e puntualmente (almeno nella sua testa) non vengono rispettate. L’anno scorso ha scritto sul gruppo di WhatsApp e ha detto “ragazzi, ho scritto qualcosa ditemi che ve ne pare”. Dentro c’era tutto il suo disagio e tutta la sua voglia di non festeggiare il compleanno. Oggi, a distanza di un anno, è una gran bella canzone.
Come situazione ideale, riprendo un messaggio che ci ha mandato un nostro fan: “ E’ una canzone da ascoltare mentre torni a casa per la cena, con la mano fuori dal finestrino provandoti a togliere il caldo appiccicoso di dosso.”

Cosa potete raccontarci del vostro disco in uscita?

Sicuramente sarà il punto di arrivo di quasi due anni di lavoro. Nel frattempo camminiamo a piccoli passi, una canzone dopo l’altra, sperando di trovare la nostra dimensione e riuscire a esprimere al meglio la nostra voglia di fare. Sarà un bel disco, pieno di generi diversi ma che avrà sempre un unico filo conduttore.

Se foste un drink quale sareste? E perchè?

Sicuramente l’Apertass. Dentro il nostro gruppo c’è una perenne civil war tra cedrata e campari soda, ma come drink da gustare insieme vince l’Apertass.

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