E’ uscito il 30 luglio “She’s not enough”, il nuovo singolo dei marchigiani The Fottutissimi. Il brano, come si evince dal titolo dell’articolo, è un cambio di rotta rispetto a quello che abbiamo ascoltato fin ora.
The Fottutissimi – She’s not enough
Ci siamo innamorate di questa band con il loro precedente album, più punk rock, ma con “She’s not enough” non rimaniamo deluse. Chitarre cattive, la voglia di esprimere la propria rabbia e un rock potente. I The Fottutissimi sono energia allo stato puro. Lasciato da parte l’italiano, hanno deciso di tirar fuori un pezzo in inglese. Era da un po’ che non sentivamo un rock di questo tipo. Forse lo si potrebbe definire un po’ un sound del passato, ma allo stesso tempo sembra che ora il rock stia tornando nelle grazie del mainstream. Ottimo momento per pubblicare un brano così.
Se vi chiedete cosa sia passato questa volta per la testa dei The Fottutissimi, vi consigliamo di non andare a ricercare chissà quale motivazione perché la questione è molto semplice: “è un pezzo che abbiamo scritto diversi anni fa e che finalmente siamo riusciti ad incidere come si deve!”
Ancora una volta i The Fottutissimi si lasciano guidare dalla sensibilità musicale di Davide Lucarelli. Nel brano arrangia e suona chitarre e batteria, mentre il basso è sempre affidato alla mano pesante di Mattia Priori.
Un pezzo potente che arriva come qualcosa di storto e fuori rotta rispetto a quanto fatto dalla band fino ad ora. Alla ricerca di un sound attuale ed internazionale, che allo stesso tempo strizza l’occhio ad un certo modo di fare tipico di tanta roba tosta passata per i grandi live clubs ed i centri sociali di diversi anni fa, cantato in inglese, sul quale Lello con la sua voce può esprimersi (e lo fa!) al meglio, considerando che oggi la lingua è più una questione di scelta stilistica che un vessillo di appartenenza.
Il pezzo esce proprio in questo momento come a voler testare se questo ritorno al rock di cui tanto si sente parlare è solo un questione di facciata e di storielle da Tik Tok o se invece si sta facendo sul serio.
La produzione è tutta italiana. Questa volta la band si è affidata a Michele Bellagamba che ha curato registrazioni, mix e mastering.
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