Un tempo esisteva una figura “mitologica” che si chiamava talent scout. Che cosa fa questa figura professionale? Vede in una persona qualunque, un talento. Vede quella scintilla che può trasformarlo da una persona qualunque ad una star.
Le ragazze di Brainstorming talent scout
Come molti di voi sanno, quest’anno Brainstorming compie ben 10 anni. L’idea iniziale era di fare un mega concerto, ma le restrizioni da covid ci hanno fatto cambiare rotta. Allora eccoci qui, una volta al mese, a raccontarvi un pezzettino della nostra storia.
Questo mese parliamo di quella volta che ci siamo sentite un po’ talent scout. Al giorno d’oggi questa figura professionale si è trasformata in qualcosa di più “semplice”. Sono davvero pochi i big disposti a prendere sotto la propria ala un musicista sconosciuto perché in lui vede del talento. Tutti gli artisti per arrivare ad un talent scout devono prima farsi notare dal pubblico.
X-Factor ha un po’ sostituito questa figura professionale. Il musicista va nel programma; gli addetti vedono se ci sa fare un minimo; al pubblico piace e via… scritturato!
Insomma, i talent scout di una volta difficilmente si metteranno ad ascoltare la demo di uno sconosciuto. Per gli emergenti c’è un’altra possibilità… Ci sono professionisti della musica che si impegnano giorno dopo giorno alla ricerca di giovani talenti per portarli a un livello superiore. Noi siamo tra quel piccolo gruppo.
Siamo nel settore musicale da tantissimo tempo e spesso riusciamo a riconoscere un talento prima del tempo. Quando eravamo solo magazine sono tantissimi gli artisti emergenti arrivati sotto le nostre mani e tra questi alcuni avevano davvero un qualcosa in più. Uno degli esempi più lampanti sono stati gli As It Is e gli State Champs. Abbiamo recensito queste band quando in Italia non erano ancora nessuno, ma non c’era dubbio che quello sarebbe stato l’inizio di qualcosa di grande.
Quando questi ragazzi hanno iniziato a spopolare in Italia siamo state molto orgogliose di loro, ma anche di noi stesse. Questa filosofia di lavorare solo con chi ha talento, la stiamo portando anche nel nostro ufficio stampa. Non siamo un calderone per chiunque, lavoriamo solo con chi crediamo che meriti. Scegliamo con cura gli artisti in cui vediamo quel famoso qualcosa in più. Un altro esempio è Caravaggio. Abbiamo lavorato con lui per quasi un anno e quest’estate è andato nella finale di Musicultura. Una grande soddisfazione per lui, ma anche per noi.
Nel mondo esiste ancora qualcuno che vuole investire su musicisti con talento. Il nostro ufficio stampa è economicamente alla portata di tutti, ma noi siamo felici di investire il nostro tempo per artisti che meritano davvero. Chissà magari tra qualche anno diventeremo le nuove Cecchetto!
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