Il 2 luglio è uscito “Oplà Vol. 2″, il nuovo disco dei Moca. La band della Spezia ha tirato fuori sette pezzi che sono il continuo, l’evoluzione, di “Oplà” pubblicato nel 2020.
Moca – Oplà Vol. 2
Il primo album aveva un retrogusto un po’ amaro, ma gettava le basi per l’arrivo del volume 2. In questo nuovo disco i Moca si mostrano per quello che sono senza etichettarsi in un genere preciso. Richiami a suoni del passato, sperimentazione elettronica e quella vena pop che li rende alla portata di tutti. Il bello di questo disco è che ogni brano ha il suo carattere e un sound unico. Ad esempio c’è un abisso musicale tra “Stringersi” e “Fino a stasera”. Nonostante questo nessuna canzone stona con l’altra, tutt’altro! Si abbracciano, si completano e creano un’esperienza per l’ascoltatore fuori dal comune.
“Il percorso che abbiamo iniziato un anno fa con “Oplà Vol. 1” è arrivato a conclusione: un album diviso in due volumi con sedici pezzi che riassumono quello che è stato il nostro percorso musicale negli ultimi quattro anni.
Un altro volume, quindi, eterogeneo quanto il primo; probabilmente non abbiamo ancora deciso che direzione prendere, o forse è proprio questa la nostra direzione. Un soffritto di sertralina come antipasto e poi un’insolazione d’amore, pappagalli che si credono falchi e asceti alcolisti sulle rive del Gange: dentro “Oplà” c’è questo e altro, c’è il nostro mondo, il nostro universo – ora anche vostro. Vogliamo ballare, cuocerci su una spiaggia sotto il sole, arrivare tardi agli appuntamenti, guardare l’alba senza aver sonno, e “Oplà” è il nostro modo per comunicarvelo e trasportavi nella nostra realtà distorta. Siamo arrivati sulla collina e ci siamo accorti che in realtà era un’isola in un arcipelago infinito: oggi ne abbiamo vista una, ma noi non possiamo far altro che continuare ad esplorare”.
Tra le nostre tracce preferite: “Falchi”, “Troppo tardi” e “Fino a stasera”.
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