Il 25 giugno è uscito “Fatamorgana”, il debut album dei QUEEN OF SABA. Nel disco convivono generi e atmosfere diverse, accattivanti e sensuali, a tratti frenetiche.
Queen of saba – Fatamorgana
Ciao ragazzi, sta per uscire il vostro primo album. Qual è il brano che non vedete l’ora di far ascoltare al vostro pubblico?
Ciao! Questo album è per tutti i palati, e non vediamo l’ora di vedere che effetto farà ogni singola canzone: chi conosce la storia dell’Hip-Hop veneziano sarà felicemente sorpreso di scovare una collaborazione con Herman Medrano, chi ama l’Indie Alternative potrà gustare qualche minuto di basi minimal e voci eteree. E ci sarà ovviamente da ballare tantissimo.
Il disco è stato anticipato da un singolo “Fatamorgana”. Come mai avete scelto questo brano come primo singolo?
“Fatamorgana” è la nostra scommessa, la canzone che più ci ha sfidato e con cui abbiamo voluto rompere gli schemi. Avevamo già pubblicato altri tre singoli contenuti nell’album, ma abbiamo deciso di dare il nome “Fatamorgana” all’intero disco perché pensavamo racchiudesse tutto il significato del nostro percorso finora: il desiderio sfrenato di urlare e danzare fuori tutti i nostri sentimenti e conquistare tutto il potere possibile sulla nostra libertà di espressione e di sperimentazione.
Siete un duo “nuovo” che si è formato nel 2019, ma avete già la vostra etichetta. Come mai questa scelta?
“La Colletta Dischi” è nata come un’unione di forze, una collaborazione tra amici: volevamo dare una struttura e un obiettivo comune alla rete di sostegno che già avevamo creato spontaneamente nella zona di Venezia. Dopo un periodo come quello che il mondo dello spettacolo ha vissuto nell’ultimo anno sentivamo la necessità di fare squadra per rimetterci in piedi e aiutare altri a fare altrettanto, diventando un punto di riferimento dal basso, lontano dalle logiche di mercato delle major.
Qual è stata finora l’esperienza musicale più emozionante che avete vissuto?
Se ripensiamo ai concerti non ci viene in mente un’esperienza in particolare, ma una collezione di momenti tutti caratterizzati da un’intensità emotiva incredibile, quella che si prova stando su un palco mentre la gente attorno salta, canta, urla, balla. Quell’emozione batte persino il momento in cui ci sono arrivati i pacchi coi cd stampati. Però il disco deve ancora uscire, quindi chi lo sa, potrebbe venire scalzata.
Tre canzoni che hanno influenzato la vostra carriera.
“Flashback”, Fat Freddy’s Drop, che ci ha unito all’inizio del nostro percorso e ci ha dato la spinta verso l’elettronica.
“Where Did I Go”, Jorja Smith, che ha acceso il nostro interesse per il Neo-Soul e ci ha ispirato mentre eravamo distanti, in due paesi diversi.
“Cent’Anni” di Ganoona, artista di Milano di cui ci siamo innamorati e con cui abbiamo una collaborazione nel cassetto. Quando mettiamo le sue canzoni alle feste le cantiamo a squarciagola insieme!
Se doveste descrivervi con il nome di un drink quale sarebbe e perché?
Rispondere “Spritz” sarebbe troppo scontato, vero? Campanilismi a parte, probabilmente sarebbe il “Blue Lagoon”, perché è fresco, elettricamente colorato, con un elemento estraneo e sconcertante che ti lascia il suo sapore in bocca a lungo. E poi perché la nostra casa è una laguna. Ecco, abbiamo fatto di nuovo del patriottismo.
Ascolta FATAMORGANA: QueenOfSaba.lnk.to/Fatamorgana
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