E’ uscito il 3 agosto “E’ stato bello”, il nuovo singolo di DANU. L’artista non è nuovo delle nostre pagine. Solo qualche giorno fa abbiamo recensito il suo brano e in occasione di quest’uscita discografica abbiamo scambiato quattro chiacchiere con l’artista.
DANU intervista
Daniele Nunziata, in arte DANU: parliamo di te, dicci chi sei, da dove vieni e dove sei diretto (musicalmente parlando, spazio al sogno!).
Ciao! Ho 26 anni e vengo da Castelfiorentino, un paese in provincia di Firenze.
Come dico spesso mi sono avvicinato in modo serio alla musica un po’ casualmente, per esigenza di sfogare un momento buio. Adesso però sento sempre di più anche l’esigenza di arrivare ad un pubblico ampio. Se prima lo facevo solo per me stesso adesso voglio farlo anche per gli altri. Il sogno più grande sarebbe arrivare a riempire uno stadio, chissà!
Esordisci nel 2020 con “Vieni Fuori Con Me”. Partiamo da allora, perché hai esordito in pieno lockdown, con un brano che tratta il momento storico in modo elegante, facendosi invito di una “fuga” che allora sembrava impossibile. Ci racconti un po’ le emozioni di quei giorni?
Allora, devo essere sincero, è stata una pura casualità. “Vieni Fuori Con Me“ era stato scritto quasi un anno prima e poi finalizzato a Febbraio 2020, quando il Covid non era ancora nelle nostre vite. È stato strano far uscire questa canzone in un periodo così e a maggior ragione perché l’invito della canzone era quello di uscire fuori a divertirsi, proprio quando non si poteva. Alla fine è diventato quasi uno inno alla speranza di poterci trovare presto a far festa.
Poi, segue “La tua ultima poesia”, che in qualche modo segue il mood della precedente produzione, per arrivare a “Deliveroo”, che segna una svolta verso un pop ancora più melodico. Ti riconosci, in questa nostra visione delle cose? E se sì, senti essere cambiato qualcosa da “Deliveroo” in poi?
Si, “Vieni Fuori Con Me“ e “La Tua Ultima Poesia“ sono molto vicine tra loro come sound, infatti sono state prodotte dalla stessa persona. Con Deliveroo c’è stato un effettivo cambio, ho iniziato a lavorare con persone diverse e a studiare meglio i testi e le melodie. Le strofe sono molto più pop melodiche, mentre nel ritornello ho voluto riprendere comunque il mondo indie, in cui mi sento abbastanza dentro. Per rispondere quindi con chiarezza alla domanda, sì, è cambiato qualcosa, da “Deliveroo“ ho iniziato a approcciare le canzoni con più maturità, con più attenzione al dettaglio e a ciò che voglio trasmettere.
Il produttore di “Deliveroo” è lo stesso di “è stato bello”, e in qualche modo le tracce sembrano musicalmente collegate. “È stato bello”, però, racconta l’amore in modo diverso, se vogliamo più “maturo” e dolcemente “disincantato”, rispetto alle precedenti. Però vorremmo che fossi tu a raccontarci cosa si nasconde dietro il tuo quarto singolo.
“è stato bello“ è la parte più sincera di me, è il pezzo in cui DANU lascia completamente spazio a Daniele. È sicuramente una visione più matura dell’amore, ho voluto parlare dell’unica storia importante che ho vissuto nel modo più intimo possibile. Si alternano pensieri personali a momenti di quotidianità passati con lei, usando un linguaggio semplice e diretto.
Ho voluto trasmettere il percorso che ho dovuto fare per arrivare ad accettare tutto ciò che di bello c’è stato nella relazione, perché spesse volte ci concentriamo sul finale e iniziamo a rinnegare il tempo passato con quella persona. Sono riuscito a mettere da parte l’odio e ad amare i bei ricordi, perché se hai amato non può che essere stato bello.
Che cosa significa, per Danu, essere felici? Come si trova, secondo te, la felicità?
Ognuno ha il suo concetto di felicità, tutti hanno delle esigenze diverse. Non ho una formula per la felicità, però secondo me si può raggiungere quando durante il percorso della vita riesci a essere talmente in pace con te stesso da goderti ogni momento al massimo, quando ti guardi indietro e riesci ad essere soddisfato di come hai affrontanto i momenti no. Non è facile raggiungere la felicità al 100%, ci sarà sempre qualcosa che ti turberà e ti butterà giù, dobbiamo essere forti e imparare da quei momenti per vivere meglio quelli prossimi.
Il prossimo concerto che hai in previsione di non mancare e, nel caso ne avessi visti altri dalla fine del lockdown ad oggi, il primo concerto a cui hai assistito dopo la riapertura delle gabbie.
Non sono ancora stato a concerto dopo il Lockdown ma vorrei andare a sentire Frah Quintale!
Ultima domanda di rito: se dovessi preparare un menù di degustazione musicale, a quali cocktail assoceresti i tuoi singoli fin qui pubblicati? Facci ubriacare di belle note!
Per “Vieni Fuori Con Me“ mi immagino un cocktail giovane, estivo dolce e leggero: Pina Colada!
Per “La Tua Ultima Poesia“ penso a qualcosa di chiaro e delicato: un French 75 (gin, champagne e succo di limone)
“Deliveroo“ è fresco, estivo e con qualche nota dolce: Mojito!
“è stato bello“ è qualcosa molto forte di gradazione, pensando appunto alla “botta“ positiva e poi negativa (postumi del giorni) che ti da anche una storia d’amore, però anche dolce perché appunto si parla di amore: direi un 4 Bianchi alla fragola (detto anche Invisibile). Ho voglia di bere.
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