E’ uscito il 3 agosto “E’ stato bello”, il nuovo singolo di DANU. L’artista non è nuovo delle nostre pagine, solo qualche settimana fa avevamo recensito il suo brano “Deliveroo”.
DANU – E’ stato bello
Lo stile di DANU indie pop ci piace. I suoi brani sono piacevoli d’ascoltare sia per sound che per testo. Si presentano quasi come un racconto. Un susseguirsi di immagini nitide della storia che l’autore sta narrando. Quasi come una favola della buonanotte. In questo brano DANU racconta la fine di una storia d’amore. Una polaroid di tutti i momenti vissuti insieme e una canzone per sfogliare questo album di ricordi.
In questo momento ci sono due tipi di indie pop: quello del ragazzino triste che mette ancora più tristezza ascoltarlo e quello che è pura poesia. DANU rientra nella seconda categoria. Più che una canzone, la sua è una piccola poesia.
“E’ stato bello” è la dedica del cantautore toscano ad un passato che non smette di essere presente, libero dalle costrizioni del tempo e di un finale amaro.
“Com’è stato? Dopo tutto questo tempo, hai ancora la forza di chiedertelo? Mentre la risacca del mare porta via le ultime tracce del nostro passaggio, e la memoria della sabbia dimentica i tramonti raccolti insieme, nella testa continua a rimbombare l’eco lontana di una primavera che sembrava potesse non finire mai.
Com’è stato?
Rincorrersi per le strade del mondo, perdendo il fiato ad ogni curva in cui ti vedevo sparire, per poi ritrovarti ad ogni angolo con il mio cuore in una mano, e nell’altra un fiore per coltello; raccogliere distanze per farne un bacio, deludere attese per non invecchiare mai nella speranza di un’alba infinita, che sapesse di eternità.
Com’è stato? Come continua ad essere, mentre il sale sulle ferite lascia ormai insensibile il dolore
delle cicatrici.
Com’è stato? Meglio lasciarsi, che non esserci mai incontrati.
Alla fine di tutto, sin dall’inizio di tutto:
E’ stato bello.”
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