Lakiki: “Sarei un Gin Tonic al frutto della passione”

Fuori dal 16 luglio “COME LA MAREA” il nuovo brano di LAKIKI. “Come La Marea” è un singolo estivo ispirato da un’incontenibile passione per il reggaeton. In questa occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la cantautrice.

lakiki

Lakiki intervista

Partiamo con una presentazione di stampo classico: chi sei, da dove vieni, come descriveresti il tuo progetto artistico a chi ti scopre per la prima volta?

Cristina per gli amici, il mio nome d’arte è Lakiki, vengo da Bologna e ho 24 anni ( ancora per poco mannaggia haha). Il mio nome d’arte lo associo al mio soprannome Chicchi e ci sono molto legata per colpa di mia madre, che da quando ha iniziato a chiamarmi cosi da piccolina, tutta la famiglia ha preso il via libera e invece che farne motivo di disprezzo. lo ritengo un bel ricordo, mi fa sentire ancora piccola e protetta così nasce il mio nome d’arte. Poi non è un mondo nuovo per me, sono contornata da artisti nella mia famiglia e così ecco la mia passione per la musica che ho fin da piccolissima, ancor prima di iniziare a parlare che già cantavo.

Questo è un mondo a cui sento di appartenere. Mi sento viva e nuda quando canto. Lakiki nasce come corista per la Jadda Rec, un etichetta di sole donne di cui io vado molto fiera. Ho sempre frequentato lo studio di registrazione del mio produttore ed editore musicale Riccardo Rinaldi, e in maniera casuale e molto divertente ho creato un gioco “Fammi una faccia” da li nasce il mio primo singolo, di li in poi ho iniziato a fare la solista a tutti gli effetti.

Parliamo un po’ del tuo background musicale: quali sono gli artisti che ti hanno maggiormente influenzato e quali sono state le esperienze maggiormente rilevanti nel corso della tua formazione?

Mi piace prendere ispirazione da più personaggi possibili e non basarmi solo sul panorama italiano ma ampliare i miei gusti personali e anche in base al mio umore ho delle preferenze. Dua Lipa, Jorja Smith, Rihanna, Nathy Peluso, Baby K, Madame, Elodie, Aya Nakamura e tanti altri. Vedere i concerti di Giorgia e Jennifer Lopez, mi hanno letteralmente lasciata senza parole (in positivo) è bello vedere come due grandi artiste riescano ad essere così versatili, ballare, cantare, suonare strumenti ed essere pure simpatiche ed empatiche con la gente, che non è così scontato. Ho pianto dall’inizio alla fine, anche mentre cantavo! AHAHAH Mi hanno trasmesso il loro amore per la musica e quando riesci a fare questo, per me hai vinto come artista, la bravura è importante, ma lasciare un segno ancora di più.

Come dovrebbe essere secondo te un live perfetto?

Partendo dal fatto che il live perfetto non esiste, può diventare un bel live quando non pensi alla perfezione ma a entrare in connessione con le persone, trasmettendogli tutte le energie che hai dentro in quel momento. Se lasci che ti leggano il cuore avrai fatto centro. Creare un feeling anche con i musicisti con cui collabori è importante per far trasformare la musica in magia.

Quali sono i tuoi tre dischi preferiti?

– Rihanna, Unapologetic 
–  Madame, MADAME
–  Beyonce, B’ Day 

Tre artiste che amo follemente, la mia preferita rimarrà sempre Rihanna, un genio, anche Beyonce è da brividi, voce pazzesca e grande energia. Madame invece l’ho scoperta da poco ma mi piace molto quello che comunica nelle sue canzoni e il suo essere vera senza preoccuparsi di giustificarsi , non ha paura di esporsi e di sentirsi meno bella perché ha uno stile più mascolino, mi piacciono da sempre le persone un po’ fuori dalle mode, dal contesto sociale, le persone controccorrente.
Forse proprio perché io sono l’opposto e sono anche quella, sono tutto e sono niente.

Ultima domanda: se fossi un cocktail quale saresti, e perchè?

Sarei un Gin Tonic al frutto della passione. Raro e passionale.

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