Il 6 agosto è uscito “Dio ci salvi”, il nuovo singolo del cantautore Zabriski. Un brano che affronta in maniera autoironica l’eterno stato di sospensione festosa che viviamo nella modernità in un mondo dove, per fortuna, va ancora tutto bene. Il brano ci ha colpito così eccoci qui ad intervistare l’artista.
Zabriski intervista su “Dio ci salvi”
Ciao Zabriski, è un piacere intervistarti. Prossimamente uscirà il tuo album, come mai hai scelto “dio ci salvi” per anticipare l’uscita?
“Dio ci salvi” è un brano leggero e mi pareva una sensazione da incoraggiare. Questo è un momento storico in cui c’è bisogno di un po’ di leggerezza.
Cosa puoi raccontarci di questo brano? Come è nato?
Il brano è nato dopo una festa che è finita male…
Cosa devono aspettarsi i tuoi fan dal tuo prossimo album?
Voglio lasciare un po’ di mistero e quindi risponderò semplicemente: 13 canzoni!
Come è stato suonare tra l’Inghilterra e l’Italia? Quale pubblico preferisci?
Questa è una domanda difficile perché sono contesti molto diversi. Sicuramente un pro del nostro paese è che si mangia meglio dopo il live.
Quali sono le tre canzoni che più hanno influenzato la tua vita?
Nessun dolore, Lucio Battisti / Bridge over trouble waters, Simon & Garfunkel / suspicious mind, Elvis Presley
Ultima domanda: se ti dovessi descrivere con un cocktail o una bevanda, quale sceglieresti e perché?
Sceglierei il vino, perché è una cosa seria.
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