Il gruppo Amore Psiche è nato a Milano alla fine del 2018. Il 3 settembre è uscito il loro terzo singolo dal titolo “Mostrati Fiera”. Accogliere la solitudine diventa qui un invito sensuale, per chi ha voglia di riconoscere la propria parte più femminile, seduttiva, forte.
Amore Psiche – Mostrati Fiera
Qual è la storia della copertina di Mostrati Fiera?
Pensiamo che l’immagine rappresentativa di un brano musicale sia efficace quanto più le emozioni che suscita sono vicine a quelle evocate dalle note: in questo caso l’atmosfera aveva bisogno di espressione e colori profondi e allo stesso tempo incoraggianti. Dopo alcune ricerche e opzioni tra cui un’immagine di nostri antenati o delle suffraggette abbiamo scelto il disegno di Pepelina Di Buja, giovane artista messicana con cui collaboriamo. La donna nel disegno è solitaria e fiera, in contatto con la terra, piena di passione, dolce e in ascolto di qualcosa di piú grande e immenso quanto le forze cosmiche.
Quali aspetti di natura femminile si possono ritrovare in un uomo? E viceversa? Perché, secondo voi, si parla meno di “natura maschile”, non quanto quella di “natura femminile”, e per lo più in accezione negativa?
Se parliamo di sentimenti e sensibilità non possiamo fare un distinguo di genere perché potenzialmente tutti sperimentano le stesse emozioni. Nella storia però e purtroppo ancora oggi c’è una forza dominante “maschile” che esercita potere e schiaccia chi non si adegua, il cosiddetto patriarcato. Lo fa in molti modi, sia con la forza bruta che con metodi più raffinati e sottili, per esempio col potere del denaro o insegnando a scuola che Napoleone era grande perché vinceva su tutti.
Non se ne parla perché è intrinseca alla cultura, non ne siamo ancora abbastanza consapevoli, il processo è appena iniziato ( rispetto alla storia umana di milioni di anni) grazie alle femministe, alle lotte antirazziste, i gay pride, il movimento metoo e a tante altre lotte nascoste. Finché questa “natura maschile” presente in ogni persona non riconoscerà gli effetti benefici di attitudini come l’empatia e la gentilezza, smettendo di leggerle come debolezze, non ci sarà a livello evolutivo il raggiungimento dell’equilibrio. Il progresso quindi è psichico e non solo tecnologico.
Quanto c’è di Milano nel vostro progetto?
Viviamo quotidianamente la città nel bene e nel male, raccontiamo esperienze derivanti da luoghi e situazioni dove ci troviamo e che traduciamo in immagini e musica. Certo ci piacerebbe che ci fosse più natura e vivibilità, ma la città come luogo di incontro rimane artisticamente stimolante.
Quali sono i tre dischi che hanno segnato la vostra formazione musicale?
Liars “ Drums not dead”
Jessica Pratt “ Quiet Signs”
Maple Glider “ To enjoy is the only thing”
Ultima domanda: se foste un cocktail quale sareste?
Ci piacerebbe una ricetta nuova: un terzo gin folk, un terzo ginger dream, un terzo orange pop, una foglia di menta che ci sta sempre bene e sciroppo d’agave quanto basta.
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