Il 15 settembre è uscito “Urla in testa”, il nuovo singolo di Eclisse. Una ballad pop romantica, delicata e con un sound che arriva dritto al cuore. Il suo stile ci ricorda un po’ le canzoni che pubblicava Alex Britti diversi anni fa.
Eclisse – Urla in testa
Eclisse ha messo in musica i dubbi, le paure e tutte le paranoie che ogni tanto ci assalgono. Piccole cose ma che rischiano di diventare dei mostri giganti se non smettiamo di dargli spago. “Urla in testa” è un titolo perfetto per descrivere tutte queste sensazioni. La cantautrice con questo brano tratta un tema importante quello della salute mentale e lo fa con una delicatezza incredibile. Il sound scelto abbraccia l’ascoltatore, lo culla e non lo fa sentire solo. Il testo è pura poesia.
“Urla in testa” è un brano introspettivo che affonda le sue radici nell’anima della cantautrice. Confusione, paranoie e ansie sono il risultato dell’osservazione di un mondo grigio e crudele. Un vero e proprio ingorgo emotivo che prende forma generando “mostri” difficili da combattere e sconfiggere ma quando li riconosci li conosci e puoi “smascherarli” e liberatene.
L’arrangiamento è nato dalla collaborazione tra Eclisse e Rebecca Palazzo la sua più grande produttrice e musicista.
Eclisse, all’anagrafe Marta Mastrobuono, è una cantautrice classe 2001. Ha iniziato a cantare a 14 anni e a suonare la chitarra grazie a suo padre. Da lì a poco ha iniziato a scrivere testi e a comporre musica. Testi che riguardavano la vita di una giovane donna. Il nome Eclisse è un contrasto tra luce e ombra contrapponendo il razionale e l’inconscio, da qui nasce la sensazione di “controsenso” cantata in “Vetri”. La dualità dell’animo umano che cerca l’equilibrio tra bene e male, tra gioia e dolore.
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