Il 17 settembre è uscito “Gazza di Monet”, il nuovo singolo di Opera. Un brano che mescola un sound hip hop al cantautorato italiano. Ritmi accattivanti, carichi di emozione, che abbracciano un testo da batti cuore.
Opera – Gazza di Monet
Opera ama l’arte e lo si capisce non solo dalla scelta di titolo e nome, ma da ogni frase del suo ultimo brano. “Gazza di Monet” è una poesia recitata in musica. Attraverso la metafora di una coppia che programma un furto l’artista descrive una storia d’amore tra illusioni, gioie e delusioni. Ascoltando il brano riusciamo solo a immaginarci Nami di One Piece nei panni della bella protagonista.
Opera (al secolo Ciro D’Isanto, classe ‘98) è un artista che sa scegliere le proprie battaglie, e che non ha certo paura di sporcarsi il “completo”: chi sa indossare le proprie paure e vestire i propri mostri non può avere dubbi sull’importanza della polvere, sulla necessità di riaprire antiche ferite mai sanate e cicatrici che diventano monumenti alla memoria, moniti per un futuro che è già adesso.
Dopo la pubblicazione di quattro singoli, Opera è pronto per restituire al mondo tutto ciò che il mondo ha saputo dargli: Bellezza, Consapevolezza, Resistenza; tutto questo in un disco, “L’ArtePrima” (in uscita il 1.10.2021), anticipato dall’ultimo singolo “Gazza di Monet” e dalla pubblicazione di un manifesto utile a chiarire le idee di tanti (grazie ad un docu-video in pubblicazione il 23.9.2021), dando voce a chi sembra averla persa nei sorrisi di cortesia di industriali del successo e di soubrette della discografia – l’Arte, che oggi più che mai deve tornare “prima”.
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