PIERPAOLO LAURIOLA è tra i finalisti della trentaquattresima edizione del FESTIVAL DI SANREMO ROCK&TREND 2021, che si svolgeranno tra il 6 e l’11 settembre al Teatro Ariston. Un passo importante per l’artista e proprio in quest’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui. Ecco cosa ci ha raccontato.
Intervista a Pierpaolo Lauriola
Ciao Pierpaolo, benvenuto su Brainstorming. Sei tra i finalisti di Sanremo Rock 2021, come ti senti?
Sono felice per questa opportunità. Suonare dal vivo in questi mesi mi ha fatto sentire vivo.
Il tuo ultimo lavoro discografico è “canzoni scritte sui muri”, come nato questo album?
Il titolo è nato mentre io e mia moglie eravamo in coda nei pressi dei Bagni Misteriosi a Milano. Su un muro davanti a noi c’era una scritta che diceva: La sensibilità salverà il mondo. Così ho scattato una foto e l’ho postata su Instagram ed ho detto a mia moglie che sarebbe stato bello dare come titolo al nuovo album “Canzoni scritte sui muri”. Pensavo che da bambini ci si immagina di essere degli astronauti in volo diretti su una stella. Da grandi invece ci si risveglia in un parcheggio fatto di scadenze, agende, bollette da pagare e, quel poco di puro, di grande, di bello che hai amato da bambino diventa come un quadro di Modigliani chiuso in una cassaforte di cui hai perso la combinazione. Canzoni scritte sui muri è stata l’esigenza di aprire quella cassaforte.
Qual è il brano a cui sei più legato?
Canzoni scritte sui muri.
Come nascono le tue canzoni? Prima il testo o la melodia?
In genere prendo tanti appunti, sia per quanto riguarda i testi che la musica. Sono per lo più bozze che registro al volo anche con uno smartphone. Successivamente le elaboro pensando anche agli arrangiamenti. Alcune canzoni partono dal testo altre dalla melodia.
Quali sono i tre album che più di tutti hanno influenzato la tua vita?
Anime salve di Fabrizio De André, The Joshua Tree degli U2 e OK Computer dei Radiohead.
Se dovessi descriverti con un cockatil o una bevanda, quale sarebbe e perché?
Il vino e rispondo alla tua domanda con un verso di una poesia di Baudelaire quando dice che Il vino sa rivestire il più sordido tugurio d’un lusso miracoloso e innalza portici favolosi nell’oro del suo rosso vapore, come un tramonto in un cielo annuvolato.
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