Recensione da fan per fan.
Istruzioni pratiche e consigli per vivere al meglio il concerto.
Stupinigi Sonic Park (edizione 2021) – Recensione
Dal 2018 l’estate torinese è animata dallo “Stupinigi Sonic Park”. Come si può intuire dal nome si svolge all’interno di un parco, o almeno così è stato per le prime due edizioni. Nel 2020, l’evento è stato annullato per i motivi che tutti sappiamo mentre quest’anno si è spostata nella piazza davanti la palazzina per limitare le presenze e poter così rispettare tutte le norme.
COME SI RAGGIUNGE:
Sicuramente il modo più facile per raggiungere Nichelino è l’auto visti anche i numerosi parcheggi a disposizione. I mezzi pubblici possono essere una buona alternativa. La linea di autobus 41 lascia proprio di fronte alla piazza e ferma di fronte ad un hotel molto economico distante solo una decina di minuti. L’ultima corsa è poco prima di mezzanotte anche nei giorni festivi.
Voto: 7
PUNTUALITA’ E ATTESA:
Per evitare il rischio assembramenti l’apertura delle porte è quasi a ridosso dell’evento un po’ ovunque. Io sono arrivata circa mezz’ora prima ed è stato un bene. A parte un paio di chioschi in cui mangiare non c’era possibilità di fare altro. Non si poteva neanche visitare la Palazzina poiché da metà pomeriggio chiude.
Per quanto riguarda la puntualità nulla da dire. Discorso diverso per l’inizio del concerto, ma quello lo si mette in conto.
Voto: 7,5
ACUSTICA E ASPETTO:
La Palazzina che con la sera si illumina fa da sfondo e diventa parte integrante del palco. Una scenografia che vale quasi la metà del costo del biglietto.
I mille spettatori che lo spazio può ospitare sono distribuiti tutti su una platea di seggiolini divisa in 3 settori. Quello più vicino al palco è rialzato a differenza degli altri due. Il rischio di avere davanti qualcuno che con la sua altezza può rovinarci il concerto è abbastanza concreto.
Per quanto riguarda l’acustica dalla platea centrale era buona complice anche il fatto che alcune strade limitrofe erano chiuse così da non rovinare il concerto con il rumore del traffico
Voto: 7
POST-CONCERTO:
Andare ai concerti di questo periodo per chi è abituato a restare fuori dalla venue ad aspettare l’artista può essere una delusione. Difficile dire se sia per evitare assembramenti o quella è la scusa per non voler fermarsi a fare selfie e autografi. La sicurezza ha lasciato defluire con calma le persone, io non mi sono fermata ulteriormente perché a parte il banchetto del merch e il punto ristoro (senza tavoli) altro non c’era.
Voto: 5,5
Tiriamo un po’ le somme
Questa è una venue molto interessante in cui assistere a dei concerti. La cornice storica a mio avviso però non si presta a tutti i generi musicali. Se vai per ascoltare un acustico o un cantautore sicuramente sarai più coinvolto emotivamente che con il trapper di turno.
Andare ai concerti in questo periodo significa dover rispettare tutta una serie di regole e questo può rendere più sgradevole l’esperienza, sicuramente il prossimo anno se la situazione, come speriamo, migliorerà questi limiti verranno archiviati.
Se così non fosse questi sono i consigli che mi sento di darvi:
– Preferite marsupio o borse molto piccole. Non solo per evitare l’ingombro che può dare uno zaino,ma anche perché così non ve li faranno aprire e i controlli già veloci, diventeranno velocissimi
-Scegliete il posto tramite la piantina, meglio se sulle estremità della fila. Perché così se come accennavo sopra dovreste trovarvi qualcuno troppo alto potete scalare di una/due seggioline visto che per i distanziamenti alcune saranno lasciate libere
Una cosa che ho apprezzato molto è stato l’impatto green che hanno voluto dare all’evento: per ridurre l’uso della plastica, al punto ristoro pagando il costo di una bottiglietta d’acqua veniva consegnato un bicchiere con il logo dell’evento che si poteva riempire gratuitamente quante volte si voleva, così a fine serata oltre ad aver fatto del bene all’ambiente avevi anche un gadget come ricordo.
Voto finale: 6,75
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