E’ uscito il 18 giugno “Cuba Libre”, il nuovo singolo di Vincenzo Greco. Il brano è estratto dal suo ultimo disco “Tra sogno e realtà”. Lo stile dell’artista ci ha colpito e abbiamo voluto scoprire qualcosa di più su di lui e sul suo brano. Ecco cosa ci ha raccontato.
Vincenzo Greco intervista
Cosa puoi raccontarci dei musicisti che lavorano con te?
Si tratta di professionisti che suonano già da molto tempo, con alle spalle numerosissimi concerti e anni di studio. Alcuni di loro ho avuto modo di conoscerli quando prendevo lezioni a scuola di musica, perché facevano parte del corpo docente. Ad esempio Stefano De Marchi (chitarrista e compositore dei brani dell’ultimo disco) è il mio insegnante di chitarra e Daniele Cortese -bassista- è stato l’insegnante di mio figlio. Quando ho parlato a Stefano di voler realizzare il primo disco “Piccolo Re” lui ha trovato gli altri musicisti e me li ha presentati. Parliamo di persone che hanno suonato anche con nomi internazionali di assoluto livello come Richard Bona (Pat Metheny Group, Steps Ahead…). Ognuno di loro ha delle caratteristiche specifiche che lo rendono unico, ed insieme formiamo una squadra molto affiatata.
Come sta andando il tuo disco? Qual è il feedback più importante che hai ricevuto?
Il disco procede bene. E’ uscito da poco quindi siamo ancora nella fase in cui bisogna far sapere alla gente che esiste, ma ho già fatto alcuni concerti e sto definendo un tour in giro per l’Italia con la mia booking agency. Le critiche che mi sono arrivate -per il momento- sono tutte positive. Mi aspetto che prima o poi arrivi anche qualche parere negativo, come è fisiologico che sia, ma per ora non c’è stato. In ogni caso, i feedback più importanti sono sempre quelli che arrivano dalle persone di cui ho stima e il cui parere conta molto per me. Per il resto, ogni opinione a riguardo è un buon motivo per crescere come artista.
Cosa c’è nel futuro di Vincenzo Greco?
Spero tanta musica, gioia di vivere e di gustarsi ogni momento che verrà.
Quali sono i tre brani più importanti per la tua formazione musicale?
Potrei dire in ordine: “Margherita” (Riccardo Cocciante), “Napule è” (Pino Daniele) ed “Emozioni” (Lucio Battisti)
Se fossi un drink, quale saresti? E perché?
Beh, in questo periodo direi un Cuba Libre, per ovvi motivi.
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