L’8 ottobre è uscito “Pornopunk”, il nuovo album dei Babbutzi Orkestar. Questi ragazzi sono fenomenali e hanno creato dieci canzoni simpatiche, trascinanti e che ti strappano un sorriso mentre balli come uno scatenato per la stanza.
Babbutzi Orkestar – Pornopunk
Di porno ha una libido musicale trascinante; di punk, inteso come eterno apice di libertà, sicuramente ha il cuore. Il titolo vuole provocare una reazione: necessaria oggi più di ieri. È l’estremo tentativo di evadere dagli schemi. Questa band non si può ingabbiare in un solo genere sanno mescolare le influenze di tutti dal rock al trap in un sound gipsy ipnotico! Impossibile rimanere immobile ascoltando “Pornopunk”, sono dieci canzoni piene di energia. La prima che ci ha conquistato è “Il ballo di Cha Cha” sia per il ritmo che il testo. In generale ci piacciono tutte. Sono tante piccole storie raccontate in musica, potrebbero fare un videoclip per ognuna di loro. Ascoltandole ci si immagina proprio le scene descritte in modo estremamente nitido, come se fosse solo la colonna sonora di un film.
“Beverly Hills” ci ha ricordato un po’ i Negrita, ma dei Negrita dal sapore orientale. Già, nei Babbutzi Orkestar non manca neanche un po’ di oriente. Degna di nota è anche “Trap Sinatra” e “Cinisello Bronx”, ma diciamoci la verità nessuna è brutta. Ognuna ha un proprio carattere che a modo suo è accattivante. Il disco si ascolta con molto piacere dall’inizio alla fine.
Un disco che la sa lunga su amore, tormenti, sesso, libertà, festa e balli. Ma anche sulla bellezza nella diversità. Essere diverso. Essere punk. Estremamente punk. Pornopunk.
Instagram | Spotify | YouTube | Facebook
Leggi anche —> Brainstorming Magazine, un’intervista che ha lasciato il segno