Il 30 settembre è uscito “Equatore”, il nuovo singolo di Francesco Savini. La canzone racconta di un periodo complicato vissuto dall’artista, un periodo in cui era sommerso da pensieri negativi. Questa volta sarà proprio l’autore a raccontarci del suo progetto.
Francesco Savini intervista
Ciao Francesco, abbiamo ascoltato il tuo ultimo singolo. Come è nato “Equatore”?
Equatore è nata nel mio piccolo “home studio” un giorno di marzo durante il lockdown. Era un periodo particolare in cui mi sono crollate un po’ di certezze che avevo attorno e ho cominciato a scrivere immagini che avevo in testa sotto forma di note sul computer. Solo poi ho considerato l’idea di scriverci una canzone.
“Il tuo ombelico è come l’equatore”, questa metafora è molto curiosa. Potresti spiegarcela?
Una delle immagini che avevo in mente era quella di stare appoggiato con la testa sulla pancia della mia ragazza dopo tanti mesi che non potevamo vederci. Stare insieme era diventato solo un ricordo e la sensazione era diventata immaginazione: quella di essere al sicuro su un posto caldo, ma non quel caldo che crea asfissia, un caldo che sa di casa.
Hai scritto questo brano quando soffrivi di ipocondria, hai superato questo disturbo? Se sì, cosa ti ha aiutato?
L’ipocondria è una sfaccettatura dell’ansia generale di cui soffro da tempo. Sto cercando di migliorare e la prima cosa che ho curato è stata lo smettere di cercare su internet qualunque cosa che possa far crescere la sensazione d’ansia. Poi cose più semplici come tenersi sempre impegnato e la mente il più sgombra possibile. Sto migliorando ma non posso dire di averlo superato.
Quali sono tre canzoni che hanno influenzato la tua vita?
Sicuramente Livin’ on a Prayer dei Bon Jovi, canzone grazie alla quale ho cominciato a cantare. Poi Nessuno vuole essere Robin di Cesare Cremonini che mi ha fatto dire tra me e me: “Fra, devi arrivare a scrivere una canzone così”. L’ultima è Blackbird degli Alter Bridge, perché è wow.
Se dovessi descriverti con un cocktail o una bevanda, quale sarebbe e perché?
Credo sarei un gin tonic perché sono molto fermo nelle mie decisioni ma mi adatto molto per cercare di ottenere sempre il massimo da ogni situazione.
