E’ uscito il 15 ottobre “Ricette per il mal di tempo”, il nuovo singolo di Irene Brigitte. Per questa canzone, la cantautrice di Trieste (ma portoghese d’adozione) Irene Brigitte (voce, ukulele e synth) ha invitato José Carvalho (oboe barocco) e Xurxo Varela (viola da gamba) a portare una sonorità più tipica della musica antica, attività parallela della cantautrice triestina. Il brano è stato registrato a Porto, città dal meteo estremamente instabile, da João Figueiredo (Senhor Engenheiro Recordings). Un’istantanea che in qualche modo racconta anche il periodo passato in Portogallo, dove Irene ha avuto modo di collaborare con artisti di grande generosità.
Irene Brigitte intervista
Qual è la tua personalissima ricetta per combattere il malumore?
Nel titolo di questa canzone ho usato volutamente il plurale, perché non credo ne esista una che funzioni sempre. È un po’ come quando si cucina, dipende da cosa hai in casa, dalla temperatura, dal forno, dall’acqua. Forse è il famoso qb delle nonne a essere l’ingrediente essenziale.
Quali sono i tre dischi che sono stati fondamentali per la tua formazione?
“Regina” di Becca Stevens, “Confusa e Felice” di Carmen Consoli e “All things will unwind” di My Brightest Diamond.
Che influenze hai interiorizzato vivendo in Portogallo?
Il repertorio tradizionale per voce e adufe, una percussione a cornice quadrata tipica della Beira-Baixa. La potenza che trapela dai video di Catarina Chitas e da gruppi attuali come le adufeiras di Monsanto, Sopa de Pedra, Faca e alguidar e Crua, mi è entrata nel cuore.
Con quali artisti locali hai potuto collaborare?
Sempre nell’ambito di questo repertorio, ho cantato e suonato nel gruppo condotto da Bárbara Trábulo. Poi c’è stato l’incontro con i musicisti di musica antica, che è stato ciò che mi ha condotto fino a Porto. Ho avuto il piacere di invitarne due anche per questo singolo, che non sarebbe lo stesso senza l’eleganza dell’oboe barocco di José Carvalho e il calore della viola da gamba di Xurxo Varela.
Ultima domanda: se fossi un drink quale saresti, e perché?
Il rosso del Casal Cordeiro, un vino di Trás-os-Montes, perché ha un sapore deciso senza essere aspro.
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