Fuori dal 17 settembre “Monologo”, il primo progetto da solista di LaVia. Sette brani che attraverso un sound trap mettono l’ascoltatore di fronte al dolore dell’uomo e della natura. Un tema interessante e soprattutto inaspettato per un artista di questo tipo.
LaVia – Monologo
LaVia ha molto da dire e in particolare in questo lavoro punta i riflettori sul discorso uomo-natura. L’artista paragona la propria sofferenza a quella della terra e di tutti i suoi essere viventi.
“La natura è sempre stata una musa ispiratrice per me, la mia musica trae ispirazione da essa, oltre che dalle situazioni che vivo e vedo nel mio quartiere e dalla comprensione delle emozioni che provo. Sono connesso intimamente con la natura. Il giorno delle riprese non è stato semplicemente uno shooting day grazie anche al lavoro della troupe, ho avuto la possibilità di concentrarmi e connettermi con i luoghi, con la terra, il sole, il vento e
la sabbia. Io e la natura semplicemente eravamo una cosa sola, è stato un discorso tra me e me”.
Il tema scelto ci colpisce e ci trova anche molto in sintonia, ma non possiamo dire la stessa cosa del sound. Il trap non è il genere che prediligiamo e proprio per questo ascoltando il disco le canzoni ci sembrano tutte uguali. Il brano “Intro” è un vero e proprio discorso di presentazione di LaVia, ma lo troviamo un po’ superfluo. Non c’è bisogno di un brano spiegazione, la musica dice tutto il resto.
L’unico brano che si distanzia da gli altri è “Silenzio”. Il trap viene mescolato ad un pop accattivante che tiene effettivamente l’ascoltatore sul pezzo, ma soprattutto il sound è diverso da tutti gli altri brani.
“Monologo” è un esperimento interessante, ma ha ancora tanta strada da fare. Il nostro consiglio è di far uscire “Silenzio” come prossimo singolo.
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