Il 18 settembre è uscito “A testa alta (part II)”, il nuovo singolo di Ninfea. La cantautrice mette in musica una piccola poesia delicata e avvolgente. Impossibile non emozionarsi sulle note di questo brano.
Ninfea – A testa alta (part II)
Attraverso una scrittura capace di scorgere e trasporre in musica ogni nuance dell’arcobaleno emotivo, Ninfea racconta se stessa e la sua generazione in maniera cristallina. Senza filtri e ghirigori, mostra uno spaccato differente ma reale del mondo. Una narrazione che si dissocia dalle etichette.
In questo brano dal taglio profondamente autobiografico si evincono il desiderio di essere capiti, ascoltati – «voglio comprensione, ma è lo stesso» e accettati «ho avuto l’amore, si, quello materno». Ninfea mette in musica tutti quei timore strettamente correlati al passaggio all’età adulta – «ogni cosa sempre amata, è una rosa abbandonata» -; timori legati alla concezione di sé stessi e della propria identità – «mi guardavo allo specchio, un riflesso come adesso» -, ma anche alle ingiustizie, all’ostilità e alla non curanza altrui – «chi si ostinava a vedermi crollare» -. Paure che passo dopo passo, «camminando a testa alta», grazie al dono e al potere dell’Amore, si trasformano in forza, in autoconsapevolezza, in quel coraggio inaspettato – «non ci credevo, ma ero ormai come una gigante» -, che una volta rivelato, ci spinge ad affrontare la vita, le sue avversità e le sue gioie con il sorriso – «il mio carattere, quello è solare» – «il meglio è già scritto; stai crescendo un po’ diverso, sempre sveglio e mai perso» .
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