L’11 novembre è uscito “Gatto di Schrödinger“, il nuovo singolo di Francesco Savini. Un brano power pop che ci ricorda molto la disco music degli anni ’80. Un po’ pop e molto vintage, attraverso una metafora scientifica il cantautore descrivere una relazione d’amore.
Francesco Savini – “Gatto di Schrödinger“
Questo è il secondo brano di Francesco Savini che ascoltiamo e anche questa volta l’artista ci colpisce. Il suo punto forte: le parole. Le metafore che usa e questo stile un po’ da dichiarazione d’amore e un po’ da poesia tengono sul pezzo l’ascoltatore. Il sound è un po’ meno il nostro stile, ma al di là dei gusti è sicuramente un ottimo lavoro ben strutturato.
Un brano quindi più carico di pathos e maggiormente tirato, in parallelo -verrebbe da dire- con il tema e con le origini della canzone. Francesco racconta di aver scritto il brano dopo una serata intera passata a litigare con la sua ragazza, mettendo più volte in discussione tutta la relazione: una litigata di quelle che ti fanno star male perché non sai più se ciò che provi è sufficiente per far funzionare le cose e trovi tutti i motivi più validi per chiudere. “Cominci a pensare che forse è meglio troncare il rapporto prima che diventi qualcosa di tossico e che una storia può essere bella anche se le si pone fine”. Poi però entrano in gioco le paranoie (e qui riecheggia anche il testo del precedente singolo Equatore, che prendeva spunto dall’ipocondria): “e se non incontrerò più una persona come lei? Ci sono altre cose che possiamo dirci? Rimarrò solo per sempre? Perché i pensieri sono difficili da arrestare, e da semplici pensieri si trasformano in paradosso, un po’ come il gatto di Schrödinger”, spiega Francesco.
Ascolta anche i singoli Zenzero ed Equatore!
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