Giovari si ripresenta con il suo nuovo singolo Hit parade, in uscita il 19 novembre 2021 per l’etichetta Musicantiere. Il tema del brano è tanto musicale quanto umano, con un pizzico di elemento autobiografico.
Giovari intervista
Ciao Giovari, sei uscito da All Together Now. Parlaci di quest’esperienza. Cosa ti ha lasciato e cosa ti ha insegnato?
È stata un’esperienza unica, che mi ha cambiato dentro. Ci sarebbero mille aggettivi per descriverla: fantastica, dolorosa, formativa, appagante, sconvolgente… mi sento molto cambiato sia dal punto di vista professionale che caratteriale.
Sicuramente dal punto di vista professionale mi sento più cresciuto su come affrontare un palco di quell’importanza, su come affrontare brani nuovi e studiare anche il più piccolo dettaglio che sembra scontato. C’è un grande lavoro dietro ogni brano cantato in trasmissione, con un tempo di preparazione di solo qualche giorno. Quindi è importantissimo rimanere concentrati sulle canzoni da studiare e riuscire a “entrare nel brano” il prima possibile. Ma oltre alla preparazione tecnica c’è una grande preparazione mentale, emotiva.
Ogni giorno è più stressante di quello prima e rimanere lucidi diventa la cosa più importante per riuscire ad affrontare il palco nel migliore dei modi. Ho imparato che nonostante i giudizi, i commenti, le prove, gli errori, bisogna sempre e comunque mantenere quella leggerezza che ti porta ad affrontare il palco con positività e serenità. Ammetto che non è facile, specialmente per una persona come me precisa e metodica, ma ho capito che il segreto è divertirsi sempre senza perdere la consapevolezza di ciò che puoi fare.
C’è qualche altro contest/talent a cui vorresti partecipare?
Penso che i talent oggi siano il miglior trampolino di lancio per gli artisti emergenti. Ma la visibilità non è tutto. In questi programmi c’è la possibilità di crescere, confrontarsi con altri artisti, affrontare nuovi contesti e nuove situazioni, ma soprattutto mettersi ogni giorno in discussione.
Tutto questo fa crescere un artista in un lasso di tempo brevissimo. Amici, X Factor e All Together Now sono i più importanti in questo momento in Italia, e aver potuto partecipare come concorrente a uno di questi è motivo di orgoglio e soddisfazione per me. Ma proverò sicuramente a partecipare ad altri talent per affrontare nuovi percorsi e crescere sempre di più.
Qual è la tua più grande ambizione in ambito musicale?
Io dico sempre che diventare famosi non è il sogno di un artista. Il mio sogno è poter vivere di musica, è alzarmi la mattina e poter suonare e scrivere tutto il tempo senza preoccuparmi di altro. Questa è la mia più grande ambizione e farò di tutto per far sì che possa avverarsi. Poi certo, se dovessi fare una classifica dei miei sogni, il primo sarebbe sicuramente cantare su un palco importante e lasciare che il pubblico continui a cantare la mia canzone. Quello sì che sarebbe bello!
Ora passiamo al tuo singolo, “Hit Parade”. Raccontaci la sua genesi.
Hit parade nasce pensando al mio sogno di vivere solo di musica. Parla di un ragazzo che sa che la vita non è fatta di soli sogni ma anche di concretezza. Così si crea una doppia vita per l’artista: una realtà nella normale quotidianità con tutti i pensieri e i problemi di ogni giorno, e la realtà fatta dal desiderio di poter vivere solo di musica.
Queste due realtà si scontrano sempre tra di loro con la speranza che un giorno possano diventare una cosa sola. Ma tutto ciò è possibile solo con il vero amore, che riesce sempre a supportarci e sostenerci, nonostante i nostri impegni, le nostre assenze e i nostri progetti mai concretizzati. La musica sa essere impegnativa, viene prima di tutto il resto e a volte perdiamo di vista ciò che fa parte della nostra realtà rischiando di trascurarlo. Spesso a rimetterci sono le persone che più ci amano, ma solo grazie a loro possiamo raggiungere e realizzare i nostri sogni.
Tre album che hanno influenzato la tua carriera musicale?
X di Ed Sheeran, Babel dei Mumford & Sons e Alla mia età di Tiziano Ferro.
Ultima domande: se dovessi descriverti con una bevanda o un cocktail, quale sarebbe e perché?
Sicuramente sarei un Negroni. Un gusto inconfondibile al primo assaggio, secco e deciso, che difficilmente passa inosservato. La dolcezza del vermouth che viene coperta dall’aspro del bitter, ma mantiene sempre una grande carica con il gin.
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