LeOnde torna con il nuovo singolo CANCELLETTO, estratto dal suo primo Ep VOLUME UNO, in uscita in contemporanea su tutte le piattaforme di streaming e download dal 24 ottobre.
LeOnde intervista
Ciao LeOnde, è uscito l’ultimo tassello del tuo nuovo EP. Come è nato “Cancelletto”?
Cancelletto è un pezzo che è stato scritto di getto, una reazione spontanea a come i Social media stanno distorcendo le nostre vite, rendendo le debolezze della nostra società sempre più esposte e visibili. Tutto è scritto in maniera sarcastica con dei giochi di parole che cercando di ridicolizzare il mondo virtuale che ormai ci circonda.
Qual è il brano a cui sei più legato di “Volume Uno”? E perché?
Credo che sia “Non esiste Niente” perché riesce a sintetizzare al meglio la mia personale visione dell’universo. La sento un po ‘ come se fosse il mio mantra.
Ti definisci un cantiere musicale, perché? Vuoi spiegarci questa definizione?
Perché non ho mai pensato a questo progetto come una band, ma come un processo creativo che parte da me in un polverone di idee e finisce per essere qualcosa di definito passando per varie collaborazioni, di musicisti e non. Di solito io registro un demo suonando tutti gli strumenti, lo mixo e poi comincio a chiedere consigli e pareri plasmando il tutto fino a che viene prodotto in studio.
Ora che i brani di “Volume Uno” sono tutti usciti, quali sono i tuoi prossimi progetti?
Ho un mucchio di Demo già registrati tra cui scegliere i prossimi pezzi per un capitolo successivo e magari prima o poi cercare di creare una versione live di Volume uno. chi lo sa! Per ora sono molto impegnato nei miei altri progetti musicali cioè i VANZ mia band storica attiva dal 2002 che ha appena finito di registrare un disco prodotto da Olly Riva degli Shandon e i The Longboarders , altra mia band Rock n roll che pubblicherà un nuovo ep al più presto.
Quali sono tre canzoni che hanno influenzato la tua vita?
Basket Case dei Green day perché a dieci anni sono rimasto fulminato da questa cosa mi faceva tirare le cose in aria e mi sembrava parlasse di me.
At Last di Etta James perché capisci che si possono far tremare le gambe alle persone cantando.
Aqualung dei Jethro Tull e ce ne sarebbero altre 1000 ancora ma devo fermarmi a tre.
Ultima domanda: se dovessi descriverti con un nome del cocktail o una bevanda, quale sarebbe e perché?
“Il Grecale” un invenzione di Simone Alocci al suo Sparkling American Bar , perché è inizialmente dolce ma quando ti alzi ti arriva come il vento che qui picchia forte.
Leggi anche –> Musica, come è cambiata l’industria musicale in dieci anni