Eccoci con il penultimo capitolo della storia di Brainstorming, questa volta si parla di organizzare concerti. Chi ci segue da tempo sa quanto organizzare eventi, tour e similari siano la nostra più grande passione. Nel 2018 abbiamo fatto diventare questo sogno realtà realizzando il nostro primo concerto: Finley al Mamamia di Senigallia. Un evento finanziato e gestito interamente da noi, in ogni suo aspetto che sia burocratico, artistico o di comunicazione. Una volta vi abbiamo scritto le varie tappe che servono per organizzare eventi, ora vogliamo andare un po’ più nel profondo e spiegarvi anche perché certe città hanno meno concerti di altre.
Organizzare concerti
Perché non suonano nella tua città?
Il concerto del 2018 è un evento di dimensioni medie. Non è il concertino nel pub, ma neanche lo stadio. Per un fan è difficile sapere quante cose si nascondono dietro un concerto. Quanti rischi, imprevisti e costi ci siano. La prima cosa che abbiamo imparato è che se vuoi farlo per lavoro, non puoi far suonare solo quelli che ti piacciono.
Si legge spesso quando esce il tour di un artista “ma perché non venite *inserire città di turno*”.
La prima cosa da capire è che il tour di un artista in realtà lo fa il pubblico. Tu puoi essere un fan supersfegatato di quella band/artista, ma se nella tua città (e limitrofi) sei l’unico, non verrà mai a suonare lì. Non perché l’artista non voglia, ma perché non ci saranno locali disposti a spendere soldi per questo evento.
I locali investono sulla musica quando sanno che c’è un pubblico disposto a venire. I concerti sono costossimi e più andiamo avanti e più i costi aumentano. Perché mai un organizzatore di eventi dovrebbe fare un concerto per perderci soldi? Per i fan è una passione, ma per l’organizzatore e la band è un lavoro e in quanto tale deve guadagnarci.
Per organizzare concerti si deve avere ben chiara la situazione musicale di quel determinato periodo. Ovviamente questo non vuol dire escludere completamente i propri artisti se di nicchia, ma fare un calendario ben preciso. Saranno i concerti mainstream a permetterti quando vuoi di far suonare i tuoi artisti meno conosciuti o meno apprezzati.
Come si sceglie chi apre i concerti?
Un altro mistero per molti è la scelta delle band d’apertura. Vengono scelte solo per amicizia? No.
Quando si tratta di eventi di eventi medi (tipo i Finley), la band viene scelta in base al territorio. Se il concerto è a Bologna si sceglierà qualcuno della zona limitrofa, non di Milano o Ancona. Questo per il discorso che facevamo sopra: il locale deve essere pieno. Il modo migliore per riempirlo è chiamare una band piccola di zona che porterà i suoi amici e quindi venderà altri biglietti. Su Spotify potete avere tutti i numeri del mondo, ma quello che si guarderà è quanto è davvero attivo il vostro pubblico e quanto suonate in giro.
Per gli eventi più grandi, valgono anche altre regole. Spesso gli artisti che salgono sul palco in apertura sono legati all’etichetta dell’headliner o all’ufficio stampa. Se siete dello stesso giro, sicuramente salirete sul palco.
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