Diario di Bordo, MODERNO ci racconta la nascita di S.E.R.E.N.A.

Nuovo capitolo del nostro diario di bordo dedicato a “S.E.R.E.N.A.” del cantautore Moderno. Non sprechiamo altro tempo e lasciamo la parola a lui!

moderno diario di bordo

S.E.R.E.N.A. – MODERNO

S.E.R.E.N.A. è nata quando Instagram era appena sbarcato sui nostri smartphone! Mi frequentai qualche mese con questa ragazza di borgata, originale ai limiti dell’eccentricità, bellissima, ma troppo concentrata sulla sua auto-affermazione per dedicarsi a una relazione di coppia. Ogni volta mi spiazzava con la sua fantasia e soprattutto con le sue “considerazioni sgangherate, instagrammaticali, eppure divertenti”. Credo che poi si sia messa a lavorare nel social media per qualche rivista, guarda un po’ il caso… ogni tanto ripenso alle sue storie, a quelle che mi raccontava, ma soprattutto a quelle che pubblicava. All’epoca mi faceva ridere il doppio senso!

Il videoclip del singolo, pubblicato qualche anno dopo rispetto alla sua scrittura, ha voluto ampliare il contenuto originario del pezzo. Il concept è diventato un giovane uomo occidentale che, bisognoso di liberarsi da un passato tossico, prova la strada dell’isolamento catartico. Cosa portereste con voi in un eremo? Io ovviamente fiasca di vino, libri che ti cambino la vita, ma soprattutto i ricordi… Sono quelli ad alterare la nostra percezione del mondo. Più ti liberi dei ricordi e più torni a pensare con la tua testa. Gli occhiali 3D del video rappresentano proprio questo “velo” schopenhaueriano che non permette di vedere la realtà in modo lucido, quindi nemmeno di ritrovare la propria s.e.r.e.n.ità. Il protagonista del video le prova tutte: legge, beve, scrive, fa palestra, ma finché non toglierà questi occhiali sarà dura ritrovare sé stesso!

Le riprese nella casa si sono svolte in incognito, in un castello seicentesco abbandonato nella provincia di Roma, con l’amico e regista Matteo Marchi (già dietro la macchina da presa in Non dimenticare) e con Federico Sanna (mio fratello acquisito, mio compagno di band, mio braccio destro, autore e compositore di altissimo livello con il progetto Unalei). Speravo onestamente di essere più “videogenico” quando facevo gli addominali o quando provavo pose yoga, ma il risultato è stato imbarazzante, così lo abbiamo tagliato. Da segnalare anche la prima volta che Federico si è cimentato alla camera. La sua take l’abbiamo pure messa nel montaggio finale! La giornata si è conclusa con gli immancabili supplì, birretta e tentativo di approccio in mezzo ai campi.

Le riprese in playback invece si sono tenute dagli amici di Impronte Records, studio ai Castelli Romani che ha prodotto tra gli altri Wrongonyou. Quel giorno il regista stava smadonnando: in contemporanea doveva coprire il turno di un collega a Sky, che si era assentato all’ultimo momento. Con un occhio guardava la camera, con l’altro il computer. La resa del video è stata comunque grandiosa, faccio i complimenti a lui, uomo bionico! Approfitto per ringraziare anche gli altri due compagni di band (Federico Pistolesi e Diego Zaccagnini), che sono venuti a girare il playback e che mi supportano continuamente, a cui voglio un bene dell’anima.

Leggi anche –> Organizzare concerti, come si scelgono headliner e band d’apertura

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