E’ uscito il 12 gennaio “Nebula”, l’esordio di Carla Grimaldi. La violinista si cimenta in una nuova avventura, quella da solista. Dopo aver suonato per tantissimi anni e dopo aver accompagnato tanti musicisti, ora Carla vuole far conoscere la propria musica.
Nebula – Carla Grimaldi
“Nebula” è un brano strumentale dove Carla esplora il suono e le sue suggestioni: il risultato è un vasto orizzonte interstellare, tra un’orchestra modern classic di archi e trame di synth. Il violino accompagna l’ascoltatore in questo viaggio all’interno dell’universo. “Nebula” è la nascita di una stella. Ascoltando questo brano vediamo le stelle prendere forma e ci lasciamo cullare da questa melodia di gioia e stupore.
Carla Grimaldi è un’artista fuori dal coro. Non troviamo tracce di indie, di rap, di niente che sia commerciale. Quello che ci troviamo tra le mani è un brano prezioso fuori dal comune, dove al centro di tutto c’è la musica. Una musica stupenda che chiunque riuscirà ad apprezzare.
“Un suono, uno solo.
Vibrazione cosmica che si espande attraverso il diapason dell’universo, lasciando risuonare l’eco del pensiero in anfratti lontani, a danzare sulla scia antica di rotte stellari in un tripudio di vuoto che vuoto non è.
Filarmoniche di stelle che si moltiplicano, rimbalzano, si frammezzano e si confondono con lo stridore che fanno i pianeti ruotando nell’orchestra silenziosa dell’orologio galattico, mentre i cieli trovano incastri che l’uomo non conoscerà mai del tutto, nella ginnastica eterna dei moti celesti. Un suono, uno solo, che nasconde la sua origine e la sua età, che ha generato tutto ciò che lo segue, e tutto ciò che lo precede.
Nella sua continua rincorsa all’attimo, per un momento l’Universo sembra fermarsi per ascoltare la sinfonia di Nebula, suono solo di un’esplosione vecchia di millenni ma appena nata in questa galassia senza sonno, codice di nuove geometrie esistenziali”.
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