Il 14 gennaio è uscito “Coralli”, il nuovo singolo di Maelstrom. Il titolo cattura subito la nostra attenzione. In fondo i coralli sono uno degli elementi del mare più curiosi e interessanti.
Coralli – Maelstrom
Il cantautore utilizza proprio loro per rappresentare la voglia di toccare il fondo, di chiudersi in se stessi, perché la superficie diventa solo una pallida illusione.
“Coralli” è rendersi conto che la realtà non è come la volevamo immaginare. Maelstrom tratta un argomento delicato come la disillusione ai limiti della depressione con delicatezza.
Il significato che vuole trasmettere sono nascosti tra le righe e a primo impatto siamo di fronte a un brano semplice, leggero. Un brano che si balla in casa con un bicchiere di vino in mano. Però per chi ha voglia di ascoltare, di andare oltre le apparenze, il cantautore ha davvero molto da dire.
“Coralli tra i capelli, oppure sono le mie dita che cercano risposte nell’ultima carezza della sera, nel primo tentativo del giorno di affacciarsi dai tuoi occhi mentre disegni ancora traiettorie invisibili con la punta del tuo indice sulle autostrade del mio petto?
Pensare a noi non farà passare questa emicrania, mentre la testa si apre a metà per farti vedere tutti i cattivi pensieri che ho e che non mi fanno dormire: se colleghi le idee con un dito, forse riesci a scorgere nella regnatela dei miei dubbi qualcosa che sfugge alla morsa del tempo, alla paura dello sbaglio.
Nell’alta marea delle mie incertezze, lascio andare a fondo questa fottuta ossessione per la superficie e mi godo la leggerezza del corallo, imparando a planare dall’alto su tutte le cose che non fanno per me, che non fanno per te.
Lasciamoci fiorire, che la primavera entra sicura solo in chi accetta di non sapere, domani, su che cosa metteremo le mani: le certezze sono gabbie, e il mare non si può recintare”.
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