E’ uscito il 26 novembre l’album di debutto omonimo di Anna e L’Appartamento. Un disco che svela, racchiude e racconta le persone e i sentimenti quotidiani della cantautrice.
Anna e L’appartamento
Credi sia vero quello che si dice, che esiste più musica che ascoltatori?
Credo che sia molto vero, siamo sommersi dalle uscite del venerdì (o del mercoledì o del martedì anche). Chi avrebbe il tempo di ascoltare tutto? Ma poi, sarò impopolare, ma siamo sicuri che tutta questa musica serva proprio tutta?
Tu invece che tipo di ascoltatrice sei? Brani singoli e playlist oppure album interi? E su che piattaforma? Sei attento alle nuove uscite?
Sono una diffidente delle playlist. Ci capito, confesso, però in genere preferisco affezionarmi a un artista o andare per passaparola o ascoltare ciò di cui leggo su riviste e magazine online e non. Non amo balzare da un artista ad un altro nel corso dell’ascolto, anzi mi infastidisce parecchio. Mi piace ascoltare gli album per intero. Utilizzo spesso Spotify (in abbonamento) rigorosamente senza la riproduzione casuale. Credo che se un artista ha disposto una tracklist con un ordine lo abbia fatto per un motivo.
Cosa vorresti che arrivasse a chi ascolta il tuo nuovo album omonimo?
La spontaneità unita alla ricerca stilistica personale.
Qual è il filo conduttore che collega tutti i tuoi brani?
Mi verrebbe da ripetermi con la risposta sopra, posso aggiungere però che forse il filo conduttore nell’Appartamento di Anna è la melodia.
Chi sei quando non hai a che fare con la musica?
Nella vita di tutti i giorni sono Anastasia, ho 30 anni, canti canzoni di altri, insegno canto a grandi e piccoli e faccio lavori in studio. Ho una bambina di 6 anni. La musica mi insegue h24.
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