Fuori dal 25 febbraio “Dietro le quinte“, il nuovo EP di Leone Romani. Cinque tracce intime con le quali il cantautore racconta scene di vita quotidiana, amori e sentimenti.
Leone Romani – Dietro le quinte
Qualche settimana fa ci aveva colpito il primo singolo estratto dall’album, “Quante Notti”. Un brano delicato, ma con un sound piuttosto accattivante. Un racconto, una dedica e un flusso di pensieri lasciato senza catene. Ascoltando tutto l’EP possiamo dire che “Quante Notti” è la canzone più ritmata tra le cinque. “Dietro le quinte” si muove in un sound pop cantautorale e ogni brano presente è una ballad delicata. Se da una parte questo stile comune lega i brani tra loro, dall’altra parte il risultato finale è un po’ piatto.
Non siamo amanti delle canzoni ballad, una va bene ma cinque? A nostro parere sono un po’ troppo e il tutto rimane leggermente monotono e un po’ sottotono. I brani che hanno uno sprint in più, a nostro parere, sono “Quante notti” e “30 anni”, questa ultima ci ha colpito forse anche perché ci troviamo nella stessa fascia di età.
Un altro brano un po’ fuori dal coro è “Manco m’annava”, il sound rimane sempre stile ballad ma il cantato il romanaccio dà al tutto un sapore diverso. In più questa è una canzone che si presta a tantissimi momenti della vita.
Leone Romani ha concepito l’EP con l’idea di presentarlo come un flusso di coscienza ma per immagini: nel vinile in edizione limitata di 20 copie segnate e autografate viene infatti inserito un poster con gli artwork dei singoli brani.
Queste immagini nascono da un disegno preparatorio su un foglio A4 che Leone ha realizzato, inserendo all’interno gli elementi del testo più significativi al fine di rappresentare il messaggio di ogni canzone.
Si è ritratto sul palco -metafora della vita- a piedi nudi, per sottolineare il rapporto diretto con essa, e intorno a lui il mondo di ciascun brano.
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