Il 28 gennaio è uscito “Pezzi di carta”, il singolo di debutto di Enrico Bottero. Il brano è il racconto di una storia d’amore nelle sue sfaccettature più difficili.
Pezzi di carta – Enrico Bottero
“Pezzi di carta” è un brano che i ragazzi come me, nati negli anni ’90, ameranno alla follia. Un po’ alternative rock e un po’ pop come lo erano gli Zero Assoluto. Un sound accattivante delicato come lo erano le canzoni della nostra adolescenza e poi il testo. Il testo è pura poesia, ma senza quella malinconia che ormai lega tutti i brani usciti negli ultimi anni.
Nostalgia e speranza si uniscono creando “Pezzi di carta”.
“E non ci fermeremo in questo viaggio, sei quei pretesti di cui ho bisogno, metto al sicuro le fragilità…”
Pezzi di Carta parla di una relazione complicata, della difficoltà di ricominciare anche quando vorremmo rimanere aggrappati all’altra persona nonostante tutto.
I pezzi di carta rappresentano ciò che vorremmo lasciare a quella persona speciale, come a voler donare una parte di noi stessi.
Enrico Bottero è un giovane cantautore dalla provincia piemontese di Fossano. Polistrumentista, inizia a suonare la chitarra a quattordici anni, per poi approcciare il pianoforte, suo fedele compagno di viaggio da lì in avanti.
La pandemia stimola in lui un periodo di creatività, un’esigenza espressiva che porta Enrico a raccontare se stesso con sensibilità e sincerità disarmante.
Dal punto di vista musicale, il mondo di Enrico è il pop, le sue influenze sono da ricercarsi in Tommaso Paradiso, Ultimo, Gazzelle, Coez.
La musica per Enrico è connessione: con le proprie emozioni e con chi ascolterà e si identificherà con i suoi testi.
Leggi anche —> Le Pagelle di AlEmy: “Porto pazienza” il nuovo album di CRISSO