Il nuovo singolo di Frank! che prende il nome dal celebre protagonista di Scarface interpretato da Al Pacino. E’ un brano che ancora una volta conferma lo stile inconfondibile dell’artista trasportando l’ascoltatore in una dimensione fatta di colori, malinconia e atmosfere oniriche per spiegare la sensazione di incertezza di un’intera generazione verso il futuro.
Intervista a FRANK!
Ciao Frank!, dopo un anno eccoci di nuovo qui a fare quattro chiacchiere. Una cosa che non ti abbiamo chiesto l’altra volta: perché Frank con il punto esclamativo?
Ciao! Il punto esclamativo è stato aggiunto al nome per dargli una caratterizzazione maggiore e allo stesso tempo in linea con il suono che cerco nelle mie produzioni. Mi faccio tante domande quando scrivo e mi piace pensare che questi interrogativi diventino dei punti esclamativi nel momento in cui una canzone è pronta.
Qual è stato il primo concerto a cui hai assistito da fan?
I Jonas Brothers sono stati la prima band che ho visto dal vivo, nel 2009 a Pesaro. Che concerto!
E’ uscito da poco “Tony Montana”, vuoi parlarci di questo nuovo singolo
Tony Montana è una canzone basata interamente sul flusso di coscienza. Descrive quei momenti in cui si è distesi a letto e non si riesce a prendere sonno. Si viaggia forte con la testa e si vede la realtà con occhi diversi, come amplificata. Non si decide mai da dove comincia e dove finisce il viaggio, si può solo lasciarsi andare.
La nostra testa è come una supercar che viaggia con il pilota automatico.
Se dovessi associare al brano una bevanda o un cocktail, quale sarebbe e perché?
Il cocktail che associo a Tony Montana è il Long Island, un insieme di tanti gusti che ti colpiscono ad ogni sorso ma è solo alla fine che ti rendi conto realmente della forza dei colpi.
Quali sono i prossimi progetti?
Non vedo l’ora di tornare in studio a registrate tutte le cose nuove che ho scritto ma nel frattempo state pronti, ci sono ancora altri colpi nel caricatore!
Leggi anche —> Le Pagelle di AlEmy: “Porto pazienza” il nuovo album di CRISSO