E’ uscito il16 febbraio 2022 “La terra del rimorso“, il nuovo singolo di Rituàl. Dopo un’esperienza negli Stati Uniti e l’esordio con “Anima e Colpa”, l’atipica cantautrice calabrese ritorna con un nuovo brano dalle sonorità rock-oscure in cui si intrecciano i temi del rimorso, del viaggio interiore e del ritorno a sé stessi.
Non abbiamo resistito, e gli abbiamo fatto qualche domanda.
Rituàl intervista
Quali sono tre dischi che a tuo parere sono stati fondamentali per la tua formazione musicale?
È difficile ma ci provo cercando di rappresentare generi differenti.
Carmen Consoli – “Confusa e Felice”
Black Sabbath – “Master of Reality”
The Distillers – “Sing Sing Death House”
Cosa puoi raccontarci del tuo nuovo singolo “La terra del rimorso”?
È un brano a cui sono particolarmente legata, perché è quello che in un certo qual modo ha battezzato la mia nuova vita in Europa. L’ho scritto a più riprese di ritorno dagli Stati Uniti e non a caso il video del brano mostra molte scene girate in viaggio.
È recente la tua esperienza con La Città Della Canzone a Cremona. Ci racconti com’è andato?
L’edizione di “La Città Della Canzone” a cui ho partecipato io è stata una serie di seminari organizzati dal Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia. Ogni seminario era tenuto da professionisti del settore musicale fra cui iosonouncane, che stimo molto. È stata una bella esperienza anche perché ho avuto l’occasione di conoscere altri validi progetti musicali fra cui Kublai e Leumann.
“La terra del rimorso” sarebbe nato anche se non ci fosse stato il Covid? In che modo questo ultimo periodo ti ha influenzato?
Credo di sì, sarebbe nato comunque perché nel mio caso il confinamento non ha fatto altro che rafforzare la convinzione dietro a scelte che avevo già preso prima della pandemia.
Ultima domanda: se fossi un drink quale saresti e perché?
Bevo raramente drink, ma forse il Mojito. Per la menta.
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