Il 21 febbraio è uscito “Vita Mia”, il nuovo singolo dei Not a Sad Story. Questi ragazzi non sono nuovi delle nostre pagine, qualche settimana fa avevamo parlato del loro brano “Rimane l’odore”. Le due canzoni sono effettivamente legate da un filo conduttore sonoro, ma anche a livello di testo.
Vita Mia – Not a Sad Story
La penna dei Not a Sad Story è poetica, delicata e pronta ad indagare l’animo umano. I loro brani sono sempre profondi e non rimangono mai solo in superficie. In “Vita Mia” vengono elencati diversi stati animo: la frustrazione di non sentirsi amati, la rassegnazione di non vivere come si vorrebbe o il rimpianto di non riuscire a esprimere chiaramente i propri sentimenti.
A livello di sound, come il precedente, si esplorano melodie che si muovono tra l’indie e quello che potremmo definire trip-hop. Il risultato è un sound psichedelico ed ipnotico a cui ci si lascia andare volentieri.
“Vita mia nasce dall’esigenza di essere il più sincero possibile con me stesso. Accettare la mia storia liberandomi da ogni peso. Dalle nostre parti “vita mia” è un soprannome che attribuisci a un affetto che non vorresti mai perdere; viene detto spesso in modo passionale, intimo, complice. Mi piaceva tanto l’idea di restituire una “confessione liberatoria”: la volontà, con tutte le mie forze, di esprimere che nonostante il sogno della libertà abbiamo sempre fame e fatichiamo a trovare da mangiare”, spiega il cantante e chitarrista del gruppo Daniele Stagno a proposito del brano.
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