Il 10 marzo è uscito “Universo (Artemisia)”, il primo EP di Celeste. Leggendo il nome ci aspettavamo una ragazza indie pop e invece è tutt’altro. Celeste è un ragazzo che canta l’amore, l’amore per Artemisia che in questo concept EP diventa tutto il suo universo. Genere indie pop? Nah, tutt’altro.
Celeste – “Universo (Artemisia)”
Una sorta di concept album legato dal filo conduttore di Artemisia, figura dalle mille sfaccettature e forme, a tratti puramente concettuali altre maggiormente visibili e palpabili. La tracklist del progetto è composta da 5 brani dalle sonorità a un primo impatto distanti ma che ben si amalgamano tra loro, grazie soprattutto a uno stile narrativo che trasporta l’ascoltare in un viaggio dove guida e costante musa ispiratrice è proprio l’amore platonico per Artemisia.
“Universo (Artemisia)” è la conclusione di un percorso iniziato diversi mesi fa, dopo la pubblicazione di “18 anni” e “Capriccio” Celeste decide di racchiudere tutti i suoi brani in questo concept EP. Il sound alla base è una sorta di indie-rap, ma ogni canzone ha un’influenza musicale differente. “Capriccio” e “Universo” sono su questa linea senza spaziare troppo, ma poi arriva “Pariolina” che ci catapulta ad un concerto degli Articolo 31. Sì, Celeste sembra riprendere il loro stile sia nella scrittura che nel sound, rendendolo però più attuale. Al pop-rap degli Articolo viene aggiunto anche un pizzico di elettronica. Stesso discorso per “Mezza Estate”.
Si cambia totalmente con “18 anni”. Un brano che non ti aspetti proprio di trovare in questo EP. Qui le influenze rock si fanno forti e chiare. Il ritmo diventa incalzante e sorprendente. Probabilmente questo rientra tra i nostri pezzi preferiti.
In conclusione a livello musicale “Universo (Artemisia)” è un lavoro interessante, ma per quanto riguarda gli argomenti ci risultano un po’ monotoni e forse più adatti ad un pubblico adolescente che a delle millennials come noi.
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