Suoni, colori, immagini ed emozioni si incontrano nel testo di “Cielo di Marte” il nuovo singolo di Clamore disponibile dall’11 marzo 2022.
Intervista con Clamore
Ciao Clamore, è uscito da poco il tuo nuovo singolo. Vuoi raccontarci come è nato e cosa ti ha spinto a scriverlo?
Cielo Di Marte, per quanto sia pieno di sentimento e romanticità, è un pezzo malinconico. Come quando sembra tutto rose e fiori ma poi ci si rende conto delle spine.
Cielo Di Marte l’ho scritto un pomeriggio tutto di getto, facendo parlare il cuore, a occhi chiusi. Volevo raccontare e far arrivare agli altri quella sensazione utopica che in amore mi ha sempre accompagnato. Ho pensato subito a Marte, il pianeta rosso misterioso, che si diverte ad illuderci. D’altra parte vedo lo stesso pianeta come un luogo davvero romantico. Dante vi ascende con Beatrice nel V cielo.
Mi ha spinto a scriverlo questa mia “abitudine” di vedere tutto come se fosse un paesaggio perfetto. Illudendomi. Standoci male. Rimpiangendo.
Cielo Di Marte parla di illusioni, di una ragazza, di come ho visto stelle dare luce alla notte ma poi spegnersi nel buio.
In passato hai partecipato al Tour Music Fest, come è stata quell’esperienza?
Il Tour Music Fest è stato il mio primo contest al quale ho partecipato. Un’emozione unica e indescrivibile. La consapevolezza di essere in un posto circondati da persone con la stessa passione rende il tutto ancora più magico.
E’ stata un’esperienza che davvero ha dato tanto al mio percorso artistico e personale. Ho avuto la possibilità di conoscere persone speciali, con un talento pazzesco e alle quali auguro davvero il meglio. Grazie al TMF ho avuto anche la possibilità di conoscere Andy Milesi, il mio attuale produttore.
Cosa si prova ad essere sotto etichetta discografica? Quali sono i pro e i contro secondo te?
Quando ho firmato con la Red Owl Records mi sembrava davvero di essere sospeso in aria. Per quanto non avessi ancora pubblicato un pezzo, non mi conoscesse nessuno, non fossi nessuno, mi sentivo lo stesso dentro un sogno.
Ti rendi conto che non sei più solo, c’è qualcuno che ti prende per mano, che crede in te, che ti aiuta a dare vita al tuo progetto. Alla tua vita.
Sinceramente, ora, non vedo molti contro nell’avere un’etichetta. Probabilmente perché ne faccio parte da poco e tutte le cose che accadono, che ottengo e che svolgo, danno luce alle mie paure.
Sicuramente ci sono delle scadenze che devono essere rispettate e il lavoro per la realizzazione di un progetto è molto, ma senza il duro lavoro non si ottiene nulla.
Penso che la comunicazione, per qualsiasi cosa, sia fondamentale. Dialogo e confronto. Sincerità.
Tre canzoni che hanno influenzato la tua vita
Un artista che ha influenzato la mia vita positivamente senza ombra di dubbio è Ultimo e tutte le sue canzoni hanno avuto un ruolo fondamentale nel viaggio dei miei sentimenti.
Mi sento di citare prima di tutto “Sogni appesi”.
Anche Fabrizio Moro ha avuto un ruolo chiave nel mio percorso artistico e personale, mi affascina tantissimo il suo modo di scrivere. Specialmente con il brano “Portami via”.
Un’ultima canzone delle tante che hanno influenzato la mia vita è “Come mai” degli 883. Quando ero piccolo cantavo dalla mattina alla sera senza nessuna paura, anche in classe. Specialmente questo pezzo di Max Pezzali lo cantavo in loop.
Se dovessi descriverti con una bevanda o un cocktail, quale sarebbe e perché?
Se dovessi descrivermi con una bevanda o un cocktail sceglierei il caffè.
Quando bevi per la prima volta il caffè senti di aver raggiunto un certo livello di indipendenza perché solitamente a berlo sono gli adulti.
Quando l’ho bevuto per la prima volta mi sono sentito finalmente grande.
Ma il caffè ha delle caratteristiche che vedo mie. Ha un retrogusto amaro ma si può addolcire quanto e quando si vuole. Lo stesso è per me. La mia amarezza per molte situazioni e condizioni è tanta e consapevole di questo cerco di renderla meno evidente, ammorbidendo i miei pensieri.
Il caffè è risveglio, calore, fuoco e energia.
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