Il 24 febbraio è uscito “Spunta Blu”, il nuovo singolo de Il Conte Biagio che porta la firma dell’etichetta Dischi Milano. Il brano, anticipato dal Videoclip di Stefano Poletti è un nuovo capitolo che anticipa l’album de Il Conte Biagio in uscita in primavera! Spunta blu è una canzone sfacciatamente Pop con un testo pieno di figure retoriche e metafore. Nel sound si sente l’indie degli ultimi anni, Calcutta, Giorgio Poi, Fulminacci e quella ripresa di un certo mondo ’80 ridisegnato. La sezione ritmica fa invece pensare agli oltreoceano MGMT e ai Metronomy.
Un brano ricercato e allo stesso tempo colorato che vede, non a caso, per l’artwork la collaborazione di Tarsila Shubert street artist che vive tra California, Bahia e Dubai e che da anni espone le sue opere in tutto il mondo.
E come sempre non abbiamo resistito, e gli abbiamo fatto qualche domanda.
Conte Biagio intervista
Quali sono tre dischi che secondo te sono stati fondamentali per la tua formazione musicale?
1. Non al denaro, non all’amore, ne al Cielo – De Andrè
2. The dark side of the moon – Pink Floyd
3. Abbey Road – The Beatles
Cosa volevi comunicare con il tuo nuovo singolo “Spunta Blu”?
Volevo portare una ventata di “presa bene”. Nel brano parlo di coraggio; è un invito a rischiare un pò per viversi le cose belle che ti capitano. Spunta blu è solo una parte del testo che ho preso in prestito, con un paragone, per parlare di altro.
Quanto è importante Milano per il tuo percorso musicale?
All’inizio nei primi due anni è stato molto utile per dare una spinta al mio progetto musicale e per instaurare una serie di contatti con musicisti e addetti ai lavori. Con la pandemia un po’ meno, ma ho deciso di rimanere perché mi ci trovo bene.
Che cosa significa aspettare un messaggio che non arriverà mai?
E’ capitato spesso, ma non voglio vivermi male cose stando li ad aspettare messaggi che non arriveranno mai. Alla fine le cose arrivano solo se te le costruisci tu un po’ alla volta.
Quand’è stata l’ultima volta che è successo?
“ Non succederà piu’” Cit. ( ride Ndr)
Ultima domanda: se fossi un drink quale saresti, e perché?
Gin Tonic! Forse sono già un gin tonic in base a quanti ne ho bevuti nell’ultima settimana.
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