Poneee: “Secondo me più che altro di ‘sti tempi è difficile dire sì”

Fuori dal 24 febbraio 2022 “Il Rumore dei no”, il nuovo singolo di Ponee. Un nuovo capitolo per il cantautore urban di Milano che segue il precedente singolo “Battuta/Bazzoka”. Un nuovo inizio sfacciatamente pop, rinnovando la simbiosi con la realtà creativa “Caramello”, di cui Ponee è co-fondatore e con la quale dà sfogo alle proprie idee, tra showcase, concerti e format musicali. 

Gli abbiamo fatto qualche domanda.

ponee

Ponee intervista

Quali sono tre dischi che credi siano stati fondamentali per la tua formazione musicale, e come mai?

Ho avuto una formazione musicale di impronta abbastanza generalista sai? Nel senso che prevalentemente ho ascoltato roba che andava in radio o che mi proponevano i media tradizionali. Una ricerca più sensata e chiara è arrivata solo più tardi; per cui le cose che ho ascoltato in tenera età suonerebbero più come dei guilty pleasure ora, che dei dischi di formazione. Rimanendo vago, come piace a me, diciamo che i miei dischi di formazione sono stati più una generica pasta al sugo piuttosto che un piatto gourmet del bistrot più ricercato, altrettanto buona ma semplice.

È vero che hai un bar a Milano? Di cosa si tratta?

Si dai, nel senso che il gruppo di amici e amiche con cui abbiamo sempre fatto eventi è arrivato a un primo grande obiettivo ovvero un bar in zona 22 marzo dove si mangia, beve ma soprattutto capitano cose belle. Si chiama Larg_o se si può dire, e sono lì a fare eventi e in sala, passate a fare un saluto e chiedete di Ponee.

E soprattutto, quanto Milano ha a che fare con ciò che scrivi?

Direi che ha assolutamente a che fare con ciò che scrivo perché inevitabilmente mi influenza, nel bene o nel male. Nello specifico questa canzone è anche un po’ un dialogo con Milano. Quando mi domando “chissà se da te scapperò” o quando parlo di dubbi e forse sull’avvenire, c’è di mezzo Milano e le sue difficoltà; il suo essere affascinante ma, allo stesso tempo, enigmatica. Probabilmente potrei cantare le stesse cose parlando di qualsiasi altra città nel mondo eh, ma finché non ci vai ad abitare a lungo o non la conosci così in profondità, ti resta la curiosità di sapere se quello o quell’altro posto possa essere la tua dimensione ideale.

Perché, per alcuni, sembra così difficile dire “no”?

Mah, secondo me più che altro di ‘sti tempi è difficile dire si. Dove dire “si” è sinonimo di buttarsi, di lanciarsi in una nuova sfida. In un momento in cui regnano le incertezze ci vuole coraggio per non farsi inghiottire dai dubbi, per provare a andare dritto per una strada ignota ma stimolante; chi riesce mi affascina.
A volte anche io penso di essere un po’ troppo aggrappato alle abitudini, alle sicurezze, e in effetti è un po’ quello che mi domando nel pezzo.

Ultima domanda: se fossi un drink quale saresti, e perché?

C’era una volta un drink che facevamo ad APE, una delle realtà con cui organizzo concerti, live e djset, che si chiamava “Gin Ponee”. Perciò in effetti mi è capitato di avere un drink ad personam… che poi alla fine è un classico gin tonic, quello che bevo di più… oltre all’acqua.

Leggi anche –> Michal Thomes, intervista con l’organizzatore del Rock For People

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