Spaghetti Spezzati, fuori il primo singolo “Una lettera di cazzi miei”

Il 18 marzo è uscito “Una lettera di cazzi miei”, il primo singolo di Spaghetti Spezzati. Un brano indie pop un po’ vintage, ma dai toni accattivanti e ironici.

spaghetti spezzati

Una lettera di cazzi miei – Spaghetti spezzati

Una piccola ballad delicata e con un ritmo allegro. Un racconto che ti coinvolge e ti fa sorridere. Ci piace il primo singolo degli Spaghetti Spezzati.

l primo singolo Una lettera di cazzi miei ha in sé il grido soffocato della nuda realtà e la consapevolezza di essere riusciti a superare una situazione difficile.
Il brano si apre con un’atmosfera dreamy: alcuni rif di chitarra elettrica simulano delle campanelle, sullo sfondo bacchette ripetute sul rullante definiscono il ticchettio del procedere del tempo. Si percepisce una tastiera il cui suono ricorda vagamente quello dei videogiochi anni ’80-’90.
Il cantato ci riporta nel mezzo di una conversazione, tuttavia esso sembra lasciare intendere che vi sia qualcosa di non detto, una sensazione che si muove sotto-pelle.

Una lettera di cazzi miei è un tirare le somme alla fine di un periodo difficile, la necessità di fermarsi dopo tutto il tempo trascorso, guardare indietro e rimanere in ascolto.

La particolarità sta anche nel piccolo continuo del brano “P.s.” che rispetto al precedente ha una carica molto più rock ed enfatizza i virtuosismi tecnici.

IL PROGETTO: SPAGHETTI SPEZZATI

Spaghetti Spezzati è un progetto nato dall’unione di Fabio Paladino alla voce, Davide Sgro alle tastiere, Rodolfo Sgro alle chitarre e Dario Cortese alla batteria.
Il gruppo trova la sua completa maturità nel 2022, dopo un percorso di crescita che a partire dal 2016 ha portato la band a mettere a fuoco il proprio sound e ad abbracciare una nuova direzione musicale.
Questo è stato possibile anche grazie ad una fruttuosa esposizione live, la band si è infatti esibita su palchi come quello di Evergreen Festival, Magazzini sul Po, El barrio di Falchera, oltre all’apertura del concerto di Tricarico a Torino.

 Con forti influenze dream-pop e shogaze, le sonorità sono ridotte a una sintesi di contaminazioni elettroniche e un groove tipicamente post-punk. I testi raccontano momenti di rottura, punti nevralgici che portano a un cambiamento di prospettiva.
La band trae ispirazione da artisti come Alt-J, Elliott Smith e Iosonouncane.

“Una lettera di cazzi miei” è il loro primo singolo pubblicato con Pan Music ed è il primo di una serie di brani che andranno a delineare una narrazione di luci ed ombre in un contesto più ampio.

 
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