Il 4 marzo è uscito “Tasche Vuote”, il nuovo singolo di Francesco Pintus. Si tratta di un brano indie pop che racconta il momento in cui ci rendiamo conto di cosa abbiamo perso e di cosa rimane dopo un lungo percorso, uno scontro o una vita passata insieme.
Tasche Vuote – Francesco Pintus
Francesco Pintus non perde il tocco e come per i precedenti brani, mantiene un modo di scrivere poetico e delicato. Il suo brano è un viaggio attraverso i pensieri, la mente e la parte più introspettiva di noi. Un viaggio senza invadere l’altro, ma portandolo comunque ad una presa di coscienza.
“Tasche Vuote” è un bel brano anche per quanto riguarda il sound. Lo stile ci ricorda molto gli ultimi pezzi dei Finley, in particolare ci tornano in mente brani come “7 miliardi” e “C’è una strada”.
“Cosa rimane in fondo al cuore, quando la notte ha calato i suoi assi sulla strada che corre verso casa, e casa è soltanto un’altra battaglia che aspetta soltanto di essere persa? Cosa resta di un consumato amore, se non l’angoscia di un’anima che non sa più crescere e di un cuore che, per ritrovarsi, ha bisogno di perdersi tra le scuse sommesse dell’ennesima insonnia, dell’emicrania che bussa alle porte del tuo silenzio gravido di attesa per qualcosa che non sarà più? Come ci si sente, senza un programma da seguire che non sia quello di sabotare un’altra volta la tua serenità, rincorrendo la nuova ed usata tentazione di ricostruire su macerie, per mantenerti vivo? Non hai altro che un paio di mani stanche di infilarsi nelle solite tasche vuote, alla ricerca di una carezza che hai perduto ormai troppo tempo fa.”
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