Qualche giorno fa è uscito “Un posto sicuro”, il nuovo album de Il Corpo Docenti. E’ un po’ di tempo che stiamo tenendo d’occhio questi ragazzi. Negli ultimi mesi vi abbiamo parlato della gran parte dei loro singoli, tutti brani che sono diventati parte di questo nuovo album.
Un posto sicuro – Il corpo docenti
Lo stile de Il Corpo Docenti ci piace molto. Ci ricorda un po’ i Ministri (non ci stupisce che Divi sia il produttore), ma anche un po’ i Finley e tutto quel filone alternative rock degli anni 2000. La band riprende questi generi musicali e li fonde per creare qualcosa di originale, qualcosa che anche a chilometri di distanza puoi dire “Ehy, questa è de Il Corpo Docenti”.
Questi ragazzi non sono degli emergenti. La loro musica non ha sbavature, è ben fatta e davvero piacevole. Un’esperienza immersiva, ogni brano è in grado di portarti in un mondo diverso… in un “posto sicuro”.
Il loro nuovo album parla di sfiducia, disillusione e impotenza. Queste nove canzoni sono il risultato di questi due anni di pandemia e governi instabili, ma non si sente. Mi spiego meglio: i vari sentimenti di disillusione, impotenza e sfiducia si sentono ma non fanno riferimento diretto alla pandemia e questa è una cosa che amiamo. Sì, il lockdown è stata fonte d’ispirazione ma non si parla di DPCM, covid e similari. Si parla di emozioni. “Il posto sicuro” è un disco dal forte impatto emotivo. La musica e le parole arrivano dritte al cuore.
Tra i brani che ci hanno colpito di più troviamo “Entrambi”, “Bastava cantare”, “Buchi Neri” e la title track “Un posto sicuro”. E’ proprio quest’ultima a lasciarci più emozioni, a farci venire voglia di ascoltare questo disco in eterno. Il corpo docenti ha fatto centro! Consigliamo a tutti coloro che hanno bisogno di svagarsi un po’ di ascoltare con il cuore, e non solo con le orecchie, “Un posto sicuro”.
“…sono una giornata di sole quando hai sempre da fare”
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